L’orsa Amarena è morta per dissanguamento. Lo rivelano i risultati della necroscopia eseguita sul corpo dell’animale. L’esame così, di fatto, conferma quella che, fino a poche ore fa, la causa della morte. Di certo vi è comunque che l’animale è stato ucciso con un colpo di fucile nella tarda serata del 31 agosto 2023 a San Benedetto dei Marsi, in provincia dell’Aquila da parte di un uomo di 56 anni.

Orsa Amarena morta per dissanguamento: gli esami

Ad eseguire gli esami sull’orsa Amarena morta sono stati gli esperti del dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Teramo. Secondo quanto si legge sul referto medico, il proiettile sparato dall’uomo ha perforato i polmoni plantigrado dell’animale provocando un’emorragia che si è rivelata fatale. Queste sono le informazioni che emergono per il momento.

Sappiamo poi che nei prossimi giorni verranno eseguiti ulteriori accertamenti che avranno come scopo principale quello di chiarire i tempi del decesso dell’orsa. Quest’ultima, com’è ormai noto, è stata uccisa in Abruzzo con una fucilata avvenuta a distanza ravvicinata.

A premere il grilletto e togliere la vita all’orsa è stato un uomo di 56 anni che ora risulta indagato. Egli dovrà rispondere all’accusa del delitto di uccisione di animale. Erano circa le 23.00 della notte tra il 31 agosto e il 1 settembre 2023 quando il 56enne ha tirato fuori il fucile e ha sparato un colpo mortale. L’uccisione è avvenuta in una zona periferica di San Benedetto dei Marsifuori dal Parco e dall’area contigua.

Prima di quest’ultimo esame i veterinari hanno eseguito anche una radiografia sulla carcassa del plantigrado, la quale ha di fatto confermato, ancora una volta, la morte per emorragia. Nei prossimi giorni poi, come anticipavamo prima, i dottori procederanno con ulteriori accertamenti per avere un quadro preciso e dettagliato riguardo alla morte dell’orsa.

Comune di Villalago: “Noi parte civile nel processo”

Nel frattempo il sindaco di Villalago, località in provincia dell’Aquila, Fernando Gatta, ha fatto sapere che il Comune è pronto a costituirsi parte civile non appena sarà avviato il processo a carico dell’uomo responsabile della morte. Il primo cittadino ha affermato:

È intenzione di questa amministrazione comunale procedere con la costituzione di parte civile unitamente alla Regione Abruzzo e agli altri enti e associazioni. Per noi è un dovere, dal momento che l’orsa Amarena è stata adottata dalla comunità di Villalago che, negli anni, ha dato prova di accoglienza e integrazione.

A luglio scorso il consiglio comunale della cittadina aveva anche deliberato all’unanimità di dare la cittadinanza onoraria all’orsa bruna Amarena, ritenuta

simbolo dell’unicità del nostro Abruzzo nel mondo, simbolo di biodiversità e manifestazione del creato, simbolo della natura e della possibilità che la medesima possa essere casa comune nei diversi habitat, patrimonio indiscusso dell’umanità e bene collettivo da tutelare.

Come stanno i cuccioli dell’orsa?

Intanto in molti si chiedono che fine abbiano fatto i due cuccioli dell’orsa Amarena. Ebbene, loro ora sono nuovamente riuniti dopo essere stati lontani per un breve periodo. Stanno bene e sembrano godere di ottima forma, come fanno sapere i veterinari. Gli esperti hanno deciso di non procedere con la cattura dei piccoli, ma di lasciarli in libertà e di continuare a monitorare la situazione.

Sul profilo Facebook del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise si legge:

I Guardiaparco, grazie all’utilizzo di visori notturni, sono riusciti ad avvistare a distanza i due orsi mentre si stavano nutrendo su una pianta di melo.

Per adesso i cuccioli sono stati avvistati in un’area del Parco più interna rispetto quella nella quale la loro mamma è stata uccisa da un uomo con un colpo di fucile lo scorso 31 agosto. In questi giorni tutti hanno gli occhi puntati su questa vicenda, la quale ha riacceso un’importante dibattito in Italia sul tema della caccia. La maggior parte delle persone si schierano contro la decisione del 56enne di uccidere l’animale selvatico.