Grandi manovre nelle ultime ore di mercato per il Frosinone. Una squadra completamente rinnovata rispetto alla scorsa stagione in Serie B partendo dall’allenatore con l’addio di Fabio Grosso e l’arrivo di Eusebio Di Francesco. Un calendario complicato per i gialloblù con il Napoli campione d’Italia e l’Atalanta al Benito Stirpe e la trasferta di Udine. Se l’esordio è stato steccato, grande vittoria contro i bergamaschi e ottimo pareggio in Friuli per quattro punti che danno fiducia in attesa del completo inserimento degli ultimi arrivati.

Mercato Frosinone, parla il DT Angelozzi

Un campionato cadetto dominato dalla prima all’ultima giornata, la Serie A però è altra storia e il Frosinone ha adeguato il mercato alla categoria con la consapevolezza di muoversi all’interno dei limiti imposti dalla società. Una squadra che vede tanti volti nuovi, sono sedici i giocatori arrivati in Ciociaria a cui si deve aggiungere la scelta Eusebio Di Francesco in panchina. Le prime sensazioni sono state positive ma la stagione è lunga e piena di insidie, per questa ragione il Direttore dell’Area Tecnica Guido Angelozzi non si lascia andare a facile entusiasmo.

Prima di iniziare devo dire che tutto questo lavoro è stato fatto grazie al Presidente che con tanta difficoltà ci ha dato la possibilità di fare tutto questo. Ancora non ho fatto i conti ma sicuramente sono andato fuori budget. Quando ha capito che certe operazioni potevano andare in porto, mi ha dato il via libera. Ringrazio lui e Zoino. Abbiamo fatto tutto questo non solo grazie a me e al Presidente ma anche grazie a tutti coloro che lavorano alle mie spalle a partire da Piero Doronzo. Lui è colui che guida tutto. Grazie di cuore perché da solo non lo potrei fare. Il Frosinone ha un’organizzazione di grandissimo livello.

L’anno scorso abbiamo vinto il campionato con la squadra più giovane del torneo. Io sono innamorato dei giovani. Io mi aspetto, ma in realtà tutta la piazza… sapendo che la Serie A è un altro sport, deve ambire alla salvezza. Non mi interessa chi fa meglio o peggio, l’obiettivo è lo stesso. Alla terza stagione in A la salvezza sarebbe un sogno per tutti quanti. Siamo tutti sotto esame, tutti vogliamo fare un campionato bellissimo e salvarci. Il calciatore che oggi sta emozionando è Francesco Gelli e lo scorso gennaio: era fuori rosa all’Albinoleffe. Questa è una grande soddisfazione per tutti. Ci sono tanti calciatori importanti

Un mercato cominciato con l’addio di Daniel Boloca passato al Sassuolo da cui sono arrivati Turati in porta, un ritorno in prestito, Marchizza e Harroui a titolo definitivo. Proprio la cessione del centrocampista è stato il passpartout per operare con maggiore disponibilità economica. Nonostante un organico completamente rinnovato, il dirigente ciociaro ha un rammarico per l’ultimo giorno di mercato.

Non sono mai soddisfatto. Anche col difensore non sarei soddisfatto. Abbiamo provato in tutti i modi di prendere Ferrari perché lo conosco. Il ragazzo voleva venire e lo ringrazio. All’ultimo il Sassuolo lo ha tolto dal mercato. Volevamo prendere un difensore perché al momento Kalaj ha un infortunio e non si sa quando tornerà disponibile. Abbiamo tre centrali, il mister ne voleva un altro oltre Okoli e poteva essere Gunter, Katic o Ferrari. Il mio difensore sono sincero era un altro, ma ho peccato di presunzione e lo ha preso il Torino: Sazonov. Avevo concentrato anche una somma importante per comprarlo perché lo avevamo visto agli europei. Fino alla fine ci ho provato ma c’è stato chi è stato più bravo di me.

L’ultimo giorno al 99% avevamo chiuso per Katic, poi ci sono stati dei disguidi con la società e ho fatto saltare tutto. Hanno cambiato tre quattro volte i numeri e alla fine ho deciso di non farmi prendere dal collo. Era importante il difensore ma non mi piace farmi ricattare. Io vengo da un posto in cui minacciano e non mi piace. L’unico rammarico è questo ma abbiamo una rosa abbastanza eclettica e all’occorrenza Marchizza può fare il centrale. C’è anche Lusuardi che ha belle prospettive, vediamo. Se c’è un’occasione che riteniamo opportuna non ci tireremo indietro. Non è una situazione che ci deve demoralizzare. Alla fine sono stato io a dire no, perché non mi piace farmi ricattare. Rispetto gli impegni anche rimettendoci i soldi ma non mi piace farmi prendere per il collo

Da Eusebio Di Francesco al Real Madrid, una storia che si era intrecciata ai tempi della Champions League sulla panchina giallorossa per il tecnico. Ora è Angelozzi ad avere a che fare con entrambi. Con l’allenatore si tratta di un connubio che ha già dimostrato di saper funzionare a Sassuolo, con i Blancos è stato un secondo appuntamento per trattare Reinier dopo la chiacchierata per Mirko Vucinic ai tempi di Lecce.

lo conosco bene perché è stato un mio giocatore, mio allenatore a Sassuolo e con lui ho avuto la fortuna di andare in Europa League. Senza offesa è un allenatore non c’entra nulla col Frosinone, lo conosco come le mie tasche. È venuto per il rapporto che ha con me, poi gli ho fatto conoscere il Presidente portandolo a cena. Siamo andati ad Acuto a cena in un ristorante che era anche chiuso, ha aperto solo per noi. Ora non so come andrà a finire l’annata ma ci divertiremo perché attua un calcio molto propositivo come Grosso.

Ho incontrato Braida a Milano e gli ho chiesto di sentire Ancelotti per delle informazioni. Carlo ne ha parlato benissimo, consideriamo anche è un 2002 ancora giovanissimo. Ci ha detto che era sul mercato e che avrebbe parlato con la società. Lui è un extracomunitario, la settimana dopo ci siamo rivisti a Milano anche con Oscar Damiani e ci ha avvisato che lo stavano dando. Nella mia testa in quel momento non lo potevo prendere perché avevo l’intenzione di prendere il difensore russo natulizzato georgiano. La fortuna è stata che ha lo stesso procuratore di Kaio, si sono sentiti e anche lui lo ha convinto a venire qui