Amazon, Apple, Google, Meta (Facebook e Instagram), Microsoft e TikTok devono rispettare il regolamento sui mercati digitali, il Digital Markets Act (Dma). Entro i prossimi sei mesi, dovranno cioè allargare la propria offerta agli utenti, eliminando trattamenti e servizi di favore, per espandere di conseguenza il mercato. È quanto disposto dalla Commissione europea, che ha designato le aziende più importanti attive sul web come “gatekeeper“. Come dire “vigilanti”, custodi e moderatori in tal senso delle loro comunità. E TikTok, controllata dalla cinese ByteDance, ha già annunciato di “non essere d’accordo” con quanto stabilito dalla Commissione europea.
TikTok contro la Commissione europea che per la piattaforma e gli altri colossi del web impone il Digital Markets Act, le norme sui mercati digitali
Sosteniamo l’obiettivo del Dma di creare un ambiente più competitivo – scrivono dalla piattaforma – ma fondamentalmente non siamo d’accordo con la decisione della Commissione di includere TikTok tra i sei giganti della tecnologia interessati da queste nuove regole.
Durissime tuttavia le sanzioni previste, che arrivano fino al 10% del fatturato dell’azienda. O al 20%, in caso di reiterazione della violazione.
La piattaforma cinese diffusa soprattutto tra i più giovani, ritiene però di aver
contribuito a consentire una maggiore scelta in un’area ampiamente controllata dai primi concorrenti.
I cinesi sostengono di garantire maggiore scelta rispetto agli altri concorrenti e si preparano battaglie legali
Dunque il “nuovo concorrente” non ci sta e, oltre a esprimere “disaccordo”, e a far presagire azioni legali, si dichiara anche deluso. Anzi:
Siamo estremamente delusi dal fatto che prima di questa decisione non sia stato condotto alcuno studio di mercato.
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