Il 2023 ha registrato una significativa crescita dei prezzi nell’ambito della grande distribuzione. La pioggia di rincari ha colpito anche la spesa quotidiana intaccando i budget familiari. Questo fenomeno ha interessato non solo i tradizionali supermercati e ipermercati, ma ha coinvolto in misura maggiore anche i discount, quei punti vendita che in passato garantivano un risparmio maggiore ai consumatori. Ecco quali sono i supermercati più economici del 2023 secondo una recente classifica Altroconsumo che ha elencato quali sono i marchi più convenienti.
I supermercati più economici del 2023 secondo Altroconsumo: i dati
Secondo una recente indagine condotta da Altroconsumo, nota associazione dedicata alla tutela dei consumatori, i prezzi nei discount hanno mostrato un incremento del 15% rispetto al 2022. In confronto, gli ipermercati e supermercati tradizionali hanno visto un aumento dei prezzi rispettivamente dell’11% e del 12%.
La ricerca ha coperto l’intero territorio nazionale, analizzando oltre 1,6 milioni di prezzi di prodotti appartenenti a 125 diverse categorie, distribuiti in 1.203 punti vendita situati in 67 diverse città italiane.
Supermercati più economici 2023: il punto sui discount in Italia
Seppure i discount abbiano subito un notevole aumento dei prezzi, ciò non ha compromesso la loro reputazione di opzione conveniente. Tuttavia, è essenziale comprendere le ragioni dietro a questi rincari. Molto spesso, i discount operano con margini di profitto ridotti. Di conseguenza, qualsiasi aumento nei costi delle materie prime si riflette inevitabilmente sui prezzi al dettaglio. Nonostante ciò, dal 2016 ad oggi, il numero di punti vendita discount è cresciuto del 5,4%.
La spesa familiare e le strategie di risparmio
La modalità con cui le famiglie italiane fanno la spesa è in continua evoluzione. Se da un lato alcuni preferiscono optare per prodotti a basso costo, dall’altro c’è chi predilige prodotti di qualità superiore o di marca nota. Queste scelte influenzano inevitabilmente l’importo totale speso.
Ad esempio, una famiglia tipo, composta da una coppia con due figli, potrebbe risparmiare fino a 3.455 euro all’anno optando per prodotti più economici disponibili nei discount, rispetto alla spesa media annua di 8.548 euro. Ma la realtà è che ogni famiglia ha una combinazione unica di esigenze e preferenze, e quindi i risparmi reali possono variare notevolmente.
Il dilemma tra marca e prezzo
Il modo in cui le persone selezionano i prodotti non si basa esclusivamente sul prezzo. Molti consumatori sono fedeli a marche specifiche, mentre altri danno priorità alla qualità o ai benefici nutrizionali. Queste decisioni possono influenzare significativamente il totale della spesa.
Considerando solo prodotti a marchio di supermercati, il risparmio potrebbe ridursi a 2.928 euro. Se invece si opta per una combinazione di prodotti di diverse categorie, il risparmio scende a 778 euro. Inoltre, la città di residenza gioca un ruolo cruciale, con alcune città come Vicenza e Venezia che offrono opzioni di spesa più economiche.
Supermercati più economici del 2023 in Italia: una panoramica
Le scelte che compiamo quando si tratta di spesa quotidiana possono influire significativamente sul nostro portafoglio. Alcuni supermercati e ipermercati si distinguono per la loro convenienza, tra questi Famila Superstore guida la classifica. Seguono a stretto margine Conad e Ipercoop. Ma c’è una menzione d’onore anche per i discount come In’s Mercato, Lidl ed Eurospin, che offrono un’ottima convenienza.
Molti consumatori sono fedeli ai prodotti di marca, e i supermercati come Esselunga Superstore e Famila Superstore offrono il meglio in termini di prezzo. Tuttavia, non tutti i supermercati offrono la stessa convenienza, come dimostra il punteggio di 109 dei Carrefour Market.
Se la priorità è risparmiare senza fare distinzione tra marche o negozi, ci sono delle opzioni eccellenti. In’s Mercato si colloca in cima alla lista, ma anche Aldi, Di Più, Eurospin e Prix Quality non sono da meno. La competizione tra questi punti vendita si fa sentire, con differenze minime nei loro indici di convenienza.
Le differenze di spesa nelle città italiane
La geografia gioca un ruolo cruciale nella spesa. Ad esempio, Palermo si rivela la città con la spesa più alta, mentre grandi metropoli come Milano, Roma e Torino presentano spese annue intermedie. Tuttavia, ciò che è veramente interessante è l’ampio divario tra il supermercato più caro e quello più conveniente in alcune città. Cremona, Roma e Bologna sono solo alcune delle città dove scegliendo attentamente è possibile ottenere significativi risparmi annuali.
In alcune aree, la competizione tra supermercati è feroce, risultando in prezzi estremamente variabili. Per esemplificare, un pacco di penne rigate a Milano può variare del 156% a seconda del punto vendita scelto. Tuttavia, in altre regioni, come al sud, la concorrenza è meno intensa, con divari di prezzo minori.