Un quintale di oloturie, comunemente conosciute come “cetrioli di mare”, è stato sequestrato a Casalabate, in provincia di Lecce. Il ricco bottino, ottenuto tramite la pesca illegale, era pronto per finire sul mercato nero estero. Questa specie è però importantissima per l’equilibrio dell’ecosistema marino e per la biodiversità.
Sequestrati 100 chili di cetrioli di mare a Casalabate: due le persone denunciate
I finanzieri della sezione operativa navale di Brindisi, una volta individuati gli oltre 100 chili di oloturie, hanno posto sotto sequestro la barca su cui il pescato è stato recuperato e le attrezzature usate.
Due persone sono state denunciate, ma intanto stanno proseguendo le indagini per verificare se ci sono gli stremi per procedere con l’arresto e le sanzioni. I due uomini rischiano la reclusione fino a 2 anni, nonché una multa di oltre 10mila euro.
Perché i cetrioli di mare sono richiesti sul mercato nero
Le oloturie sono una specie protetta molto ricercata sul mercato nero straniero. Infatti vengono utilizzate per preparare dei prodotti di bellezza, oppure piatti di alto livello.
Facile capire perché siano state prese di mira dai bracconieri ittici: il loro costo può arrivare fino a 1000 euro al chilo.
Stando agli ultimi dati, i controlli delle Fiamme Gialle sulle coste pugliesi ha portato al sequestro di due quintali di oloturie: 10 le persone denunciate.
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