Riforma dello sport: durante il corso della giornata di lunedì la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sport ha pubblicato un decreto legislativo riguardante gli enti e i lavoratori sportivi all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 206 del 4 settembre 2023.
Tale decreto, in particolare, ha apportato delle modifiche ai precedenti decreti legislativi n. 36, n. 37, n. 38, n. 39 e n. 40 del 28 febbraio 2021 e fornito dei correttivi per quanto riguarda la legge delega n. 86 del 2019 (c.d. riforma dello sport).
Senza perderci troppo in chiacchiere, dunque, andiamo subito a vedere insieme tutte le novità che sono state introdotte dal nuovo decreto correttivo al fine di creare un ambiente sportivo più equo, sostenibile ed inclusivo.
Riforma dello sport: online il nuovo decreto correttivo, il comunicato
Ecco qui di seguito il contenuto del comunicato stampa che è stato pubblicato da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sport per quanto riguarda le novità che sono state introdotte relativamente alla riforma dello sport:
“Il Decreto costituisce uno strumento significativo nella promozione e nello sviluppo dello sport in Italia ed è il risultato di un lungo processo di consultazione e collaborazione con gli stakeholder del mondo dello sport, tra cui atleti, federazioni sportive, organizzazioni non profit e altri attori chiave.
L’obiettivo principale di questa riforma è quello di creare un ambiente sportivo più equo, sostenibile ed inclusivo per tutti i cittadini italiani.
Una riforma che da una parte riconosce diritti e dignità al lavoro sportivo e dall’altra consente ai datori di lavoro di vedere semplificati gli adempimenti, costruita sui tre pilastri delle tutele, della semplificazione e della trasparenza.”
Entrando più nel dettaglio di quanto è stato disposto dal decreto legislativo n. 120 del 29 agosto 2023, il quale è stato pubblicato successivamente all’interno della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 206 del 4 settembre 2023, il Dipartimento per lo Sport ha apportato le seguenti modifiche con effetti prodotti a partire dal giorno successivo, martedì 5 settembre 2023:
- le novità per quanto riguarda le disposizioni che sono contenute all’interno del decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021 (articolo 1 del sopra citato decreto);
- le novità per quanto riguarda le disposizioni che sono contenute all’interno del decreto legislativo n. 37 del 28 febbraio 2021 (articolo 2 del sopra citato decreto);
- le novità per quanto riguarda le disposizioni che sono contenute all’interno del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2021 (articolo 3 del sopra citato decreto);
- le novità per quanto riguarda le disposizioni che sono contenute all’interno del decreto legislativo n. 39 del 28 febbraio 2021 (articolo 4 del sopra citato decreto);
- le novità per quanto riguarda le disposizioni che sono contenute all’interno del decreto legislativo n. 40 del 28 febbraio 2021 (articolo 5 del sopra citato decreto).
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Il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: “Comitato olimpico nazionale intervento in modo adeguato su comunicazione equivoca del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia”
Ecco quali sono state le parole che sono state pronunciate prima della pubblicazione del nuovo decreto correttivo della riforma dello sport da parte del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi:
“Lunedì 4 settembre verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo che contiene i cinque articoli recanti misure correttive, semplificative e integrative, che hanno consentito di correggere e migliorare la riforma dello sport.
A questo proposito si registra una comunicazione del Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia del Coni che ha diffuso, in modo equivoco e sgrammaticato, anche dal punto di vista istituzionale, informazioni non corrette che rischiano di creare solo confusione e dare indicazioni non conformi alle norme dello Stato.
Sono certo che il Comitato olimpico nazionale, informato del fatto, sia intervenuto in modo adeguato già in queste ore, per evitare violazioni della legge in questo ambito specifico, così importante per il nostro sistema sportivo”.
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