Tutto quello che c’è da sapere su Benedetta Scuderi: chi è la portavoce dei Giovani Verdi Europei e perché in questi giorni si sta parlando così tanto di lei. Il suo nome al momento è collegato ad una vicenda che coinvolge anche il compagno di Giorgia Meloni. Scopriamo allora insieme tutte le curiosità sul suo conto e cosa è successo con il giornalista e conduttore Andrea Giambruno.

Benedetta Scuderi, chi è?

Benedetta Scuderi, classe 1991, è una giovane ragazza portavoce, o meglio, co-portavoce della Federazione dei Giovani Verdi Europei. È molto attiva in ambito politico, dove lavora per combattere le emergenze sociali e climatiche che stanno sconvolgendo il nostro paese. Inoltre è ecologista, femminista e lotta per l’inclusività.

È originaria della Campania ma vive a Milano. Vanta una laurea con lode in giurisprudenza e due master. Uno alla prestigiosa università Bocconi del capoluogo lombardo su “Sostenibilità ed energie” e l’altro in “Politiche pubbliche”, conseguito all’University College of London.

Benedetta ha un’abilitazione per la pratica forense ed è anche consulente per servizi di sostenibilità ambientale. Il suo percorso di studi e la sua carriera ci dicono dunque già molto su questa giovane attivista, di cui sicuramente sentiremo ancora parlare.

Per ritornare all’ambito politico, nel mese di agosto 2023 ha lanciato insieme ai leader Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni una campagna social per diffondere al meglio le pratiche verdi più utili a livello nazionale ed internazionale.

Scuderi vs Giambruno

La giovane attivista politica è stata ospite alla trasmissione Il diario del giorno di Rete 4 condotta da Andrea Giambruno, compagno della premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, nonché padre della piccola Ginevra. Qualche giorno fa il conduttore giornalista era stato al centro della cronaca per delle sue parole pronunciate sui recenti casi di stupro in Italia.

Egli aveva detto:

Se vai a ballare hai tutto il diritto di ubriacarti, ma se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche, perché poi il lupo lo trovi.

Così, qualche giorno dopo, la giovane Benedetta Scuderi, ospite nel suo programma in videocollegamento, non si è lasciata sfuggire l’occasione di rispondere allo stesso Giambruno con una frase molto provocatoria. Interrogata a proposito del caso dell’orsa amarena uccisa, ha dichiarato:

Potremmo dire che è responsabilità dell’orsa perché se non fosse uscita di notte da sola non avrebbe incontrato il cacciatore, o il lupo, e quindi queste cose non sarebbero successe. No. Non è così e non è colpa dell’orsa. Non è colpa ancora una volta della vittima, ma di chi ha premuto il grilletto, ma anche del Governo che sta facendo azioni per incentivare la caccia.

E se da una parte l’attivista, ecologista e femminista ha lanciato questa provocazione al compagno di Giorgia Meloni, dall’altra egli ha preferito non rispondere. Il video di quel momento però è stato subito ripreso sui social e ha fatto il giro del web. Migliaia i commenti che sono apparsi in poche ore sotto al filmato, sia a sostegno di Benedetta, sia contro.

La portavoce dei Giovani Verdi Europa ha continuato così il suo intervento ai microfoni di Rete 4:

Il Governo sta incentivando la caccia. Sta facendo azioni per separare la fauna dall’uomo, come se l’uomo non fosse parte di questa fauna. È stato fatto un decreto in cui si è andato a richiedere quasi che ci fosse una maggiorazione della caccia per tutta la fauna selvatica. Si dava la possibilità addirittura di caccia all’interno dei centri cittadini laddove si vedeva la fauna selvatica.

E ancora:

In Trentino è stata fatta la stessa cosa. Il presidente della Provincia è andato a fare dei provvedimenti per cercare di abbattere i lupi, che sono una specie protetta. Abbiamo fatto un decreto a livello nazionale in cui si permette addirittura di andare ad abbattere determinate specie nelle aree protette.

È chiaro che ci sia una direzione di questo Governo che sta andando verso legittima difesa che non è legittima difesa. È cercare di annientare la fauna selvatica con il pretesto che questa interferisca con l’attività umana, quando più spesso è l’attività umana che interferisce con la fauna selvatica e non le permette di essere tale.

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