Il suo obiettivo era quello di uccidere Yuri Afanasyevski, funzionario della Russia soggetto alle sanzioni occidentali, con un telefono esplosivo: questo quanto hanno ricostruito gli agenti russi dopo aver arrestato una donna ucraina, accusata di aver attentato alla vita del politico con un ordigno collocato in un dispositivo mobile. «Una sospetta è stata arrestata per il tentato omicidio dell’ex presidente del comitato doganale della ‘Repubblica popolare di Lugansk», hanno spiegato gli investigatori.
L’esplosione non ha ucciso Afanasyevski: lui e il figlio, che al momento della detonazione si trovava vicino al padre, sono stati feriti in diverse parti del corpo e dunque trasferiti in una struttura medica.
Anche la stampa ucraina ha riportato l’episodio, citando i servizi segreti: a Kiev si parla di un attentato avvenuto in casa del funzionario della Russia, che lo avrebbe costretto in terapia intensiva a seguito delle gravi lesioni riportate.
Bombe ucraine e Belgorod: “Ucciso un civile”
Nel frattempo, piovono bombe su Belgorod: un attacco di Kiev ha causato la morte di un cittadino in un insediamento russo situato al confine della città.
La notizia è stata comunicata dal governatore russo Vyacheslav Gladkov, il quale ha anche specificato che il villaggio colpito è stato Kozinka, localizzato nel distretto di Grayvoron. Nello stesso attacco, inoltre, una donna è rimasta ferita dalle bombe, riportando lesioni profonde sulla coscia a causa delle schegge.
Putin punta il dito contro Zelensky: “Disgustoso che copra il neonazismo”
Oltre che sul campo di battaglia, il botta e risposta tra Russia e Ucraina si gioca anche nelle parole dei due premier, diligentemente riportate dalle maggiori testate: un incontro di pugilato a distanza, tutto basato su reciproci insulti e accuse.
Questa volta, tocca a Vladimir Putin affondare il colpo. Il capo del Cremlino parla dell’atteggiamento del suo omonimo ucraino come «estremamente disgustoso», perché occupato, secondo lui, a nascondere e a fomentare dietro la sua azione politica il neonazismo. A pesare sul suo giudizio, ci sarebbe anche l’appartenenza religiosa di Zelensky:
È estremamente disgustoso che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, un ebreo, si presti a coprire la glorificazione del nazismo e coloro che hanno guidato l’Olocausto in Ucraina con lo sterminio di 1,5 milioni di persone.
Ha detto il presidente russo Vladimir Putin ai microfoni di Pavel Zarubin, giornalista della tv di stato Rossiya-1.