Scuola, sulle assunzioni dei docenti per l’anno 2023-2024 manca un insegnante su cinque delle immissioni autorizzate dal ministero dell’Economia e delle Finanza. Nel dettaglio, delle 50.807 assunzioni per le quali il ministero dell’Istruzione di Giuseppe Valditara aveva ottenuto il via libera, solo 40.619 cattedre saranno coperte dal docente di ruolo. Oltre 10mila posti sono andati deserti a settembre 2023: le cattedre andranno ad aggiungersi alle immissioni in ruolo del prossimo anno.
In realtà, le assunzioni nella scuola di quest’anno hanno fatto registrare una percentuale di completamento migliore degli ultimi anni. Nell’anno scolastico 2022-2023, infatti, a fronte di 79.815 assunzioni autorizzate dal Mef, solo 37.806 furono le cattedre coperte, con una percentuale di appena il 47,4%. Quest’anno, invece, il 79,9% delle cattedre vacanti e disponibili sui posti autorizzati ha trovato il suo docente di ruolo.
Scuola, assunzioni docenti 2023-2024: manca un insegnante su cinque delle immissioni autorizzate, ecco le classi di concorso vacanti
Mancano docenti da assumere sulle immissioni in ruolo nella scuola autorizzate per l’anno 2023-2024. Delle 50.807 immissioni programmate e autorizzate da settembre di quest’anno, 40.619 sono state quelle effettivamente fatte, con un tasso di copertura delle cattedre vacanti che sfiora l’80%. Si è fatto meglio dello scorso anno, quando la copertura arrivata al 47,4%, ma varie classi di concorso e posti nella scuola mostrano ancora tutte le difficoltà a essere coperti.
In particolare, si fa fatica a trovare insegnanti abilitati all’insegnamento delle materie Stem, le cui classi di concorso sono andate esaurendosi di aspiranti docenti nelle relative graduatorie. Il fenomeno interessa in particolare le scuole delle regioni del Nord Italia. Tra i professori che mancano nella scuola, anche quelli specializzati nel sostegno.
Scuola assunzioni docenti classi di concorso vacanti, quali sono?
A determinare il mancato traguardo delle assunzioni nella scuola per tutti i posti autorizzati, oltre alla mancanza di docenti nelle classi di concorso più carenti di candidati, figurano anche le rinunce. Soprattutto per i docenti che dovrebbero spostarsi di regione, dal Sud al Nord. Ad esempio, in Lombardia, sulle oltre 8.000 cattedre da coprire, 3.500 sono andate deserte. In Emilia Romagna su 4.248 posti, 1.228 non hanno visto immettere in ruolo alcun docente e in Veneto su 4.107 posti le carenze sono state 683. Tutti i posti rimasti vacanti andranno a incrementare le assunzioni del prossimo anno, già accantonate in vista del raggiungimento del target previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Su questi ultimi posti, peraltro, si sommeranno anche le 30mila cattedre del concorso straordinario ter, il cui bando è atteso in uscita in questo mese di settembre.
Immissioni in ruolo docenti del sostegno, ecco i dati 2023-2024
Le operazioni di immissione in ruolo nella scuola di quest’anno hanno visto anche il debutto di procedure snelle e digitalizzate, che hanno fatto risparmiare un paio di settimane rispetto ai tempi medi degli scorsi anni. Il contratto di lavoro, ad esempio, da quest’anno si può firmare anche in via digitale. Sui posti dell’insegnamento comune (32.260), le immissioni in ruolo risultano 32.784, con una percentuale di copertura dell’93%. I 18.023 posti sul sostegno sono stati coperti per il 74% con le assunzioni di 13.358 docenti. Bene, rispetto all’insegnamento comune, lo strumento della Call veloce – che consente l’assunzione rapida cambiando però regione – sul sostegno. Nei numeri, 2.440 immissioni in ruolo sono arrivate da questo strumento, pari al 18,3% (quasi un quinto) delle assunzioni autorizzate.