I due cuccioli dell’orsa Amarena, uccisa nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre, stanno bene e si sono riuniti dopo una prima separazione. A comunicarlo è il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise: le operazioni di cattura sono state sospese, mentre continuano quelle di monitoraggio.
Gli orsetti, infatti, riescono a provvedere al reperimento di cibo anche senza la mamma e riescono a muoversi senza problemi. Ma non sono ancora salvi: è per questo che il parco ha deciso di lanciare un accorato appello a media, amministratori e cittadini.
I cuccioli dell’orsa Amarena sono vivi e si sono riuniti
I guardiaparco, durante la loro attività di monitoraggio, hanno avvistato i due orsi che si stavano alimentando sotto una pianta di melo. Hanno percorso più di 10 chilometri dal luogo dove è stata uccisa la madre a San Benedetto dei Marsi (L’Aquila), allontanandosi dal Fucino. Ossia da una zona più pericolosa perché più antropizzata.
Le possibilità di sopravvivenza però, sottolineano gli esperti, non sono alte, per una serie di ragioni. Per questo il Parco ha lanciato un appello, affinché tutti contribuiscano al loro benessere adottando determinati comportamenti.
L’appello per salvare i cuccioli: “Mettete da parte la curiosità spasmodica”
Il Parco chiede a cittadini, amministratori e media di rinunciare a iniziative personali come andare a vedere dove si trovano e come stanno e, nel caso di un avvistamento fortuito, di non avvicinarsi ma di segnalarne la presenza al servizio di Sorveglianza del Parco o ai carabinieri. Inoltre invita tutti a procedere a bassa velocità in tutte le strade all’interno del Parco, nonché lungo le strade che collegano l’area meridionale del Fucino con il Parco.
Anche l’OIPA- Organizzazione internazionale protezione animali- è intervenuta sulla questione, chiedendo a cittadini ed escursionisti di lasciare in pace i due piccoli plantigradi.
I due cuccioli dell’orsa Amarena sono vivi e, dopo essersi divisi per un breve periodo, si sono ricongiunti e sembrano essere in buona forma. Questa la confortante notizia che oggi dà il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ma ora residenti ed escursionisti evitino irrazionali comportamenti dettati dalla curiosità o dalla voglia di scattare una foto, comportamenti che sarebbero solo un danno per i piccoli orfani diventati tali per mano dell’uomo. Lasciate in pace gli orsetti e date loro una chance in più di sopravvivere.
L’inchiesta sull’orsa Amarena morta
La Procura di Avezzano ha aperto un’inchiesta sulla morte di Amarena: indagato Andrea Leombruni, macellaio di 56 anni residente nel piccolo Comune Marsicano. L’ipotesi di reato è “uccisione di animale per crudeltà o senza necessità.”
Il pm Maurizio Maria Cerrato ha nominato l’esperto di balistica, Paride Minervini, per tracciare con esattezza la traiettoria del colpo di fucile che ha ucciso l’orsa rispetto alla posizione di Leombruni.
Il legale dell’allevatore ha fatto sapere che il suo assistito è stato messo sotto scorta a causa delle minacce ricevute.