Rapporto nuovo tra Locatelli e l’Italia. Gli ultimi mesi per il centrocampista della Juventus non sono stati da incorniciare parlando di azzurro. Fuori dai convocati dell’ex ct Roberto Mancini, ora Manuel ha la possibilità di poter dire di nuovo la sua con Luciano Spalletti al comando, che lo ha voluto in ritiro. Intervenuto in conferenza stampa a Coverciano, Manuel non ha nascosto il suo entusiasmo: “Tornare qui è sempre un onore, una gioia. Tutti noi abbiamo questa responsabilità: c’è un mister nuovo e tutti noi abbiamo voglia di conoscerlo e anche lui deve conoscerci. C’è energia ed entusiasmo, siamo tutti molto carichi”.

Locatelli-Italia, le parole su Mancini

Quest’aria nuova piace a Locatelli, sente la fiducia di Spalletti. Quella che negli ultimi mesi non riusciva ad avvertire sulla sua pelle. Ma il passato è passato, ed ora Manuel non vede l’ora di riprendere il cammino interrotto, l’Italia le era mancata, e tanto: “E’ stupendo essere sui muri di Coverciano, l’Europeo è un sogno che abbiamo realizzato ma ormai è il passato. Sono felice di essere di nuovo qui dopo un anno, sono molto felice”.

Un anno a vedere i propri compagni lottare senza di lui, una ferita che ha bruciato tantissimo. Eppure Locatelli non ha serbato rancore, ha atteso il suo momento che puntualmente è arrivato, anche se è stato necessario un cambio in direzione tecnica. Perchè con ogni probabilità se Mancini fosse rimasto sulla panchina dell’Italia avrebbe continuato a tenere fuori dalla lista il centrocampista juventino. Manuel lo sa, ecco perchè durante la conferenza stampa è andato dritto al punto sul suo rapporto con l’attuale ct dell’Arabia Saudita: “Quando c’è una mancata convocazione la prima colpa è mia, il primo esame. Poi ho parlato con Mancini, lui aveva delle idee e io altre. Qualcosa si era incrinato, ma va bene così. Va ringraziato per l’Europeo, poi le cose sono andate così e ora basta… C’è il futuro da affrontare”.

Italia, ora tocca a Spalletti

Ha archiviato il passato Locatelli, ringraziamenti dovuti (o obbligati?) e avanti a guardare il nuovo corso. Perchè l’Italia spallettiana non ha margini d’errore, non può fallire la qualificazione al prossimo Europeo, ma soprattutto deve tornare ad assaporare il sapore di un Mondiale che non vede più il colore azzurro da troppo tempo. E per Locatelli il cambio di guardia è stata la mossa migliore pe ridare entusiasmo che con Mancini era andato a disperdersi: “I cambiamenti dobbiamo vederli in maniera positiva. E’ arrivato un grandissimo allenatore, l’entusiasmo di indossare questa maglia non deve essere mai un peso. Questa voglia di vincere non dobbiamo mai perderla, il cambiamento dobbiamo viverlo in maniera positiva. Il mister ha parlato di attaccamento alla maglia, il suo discorso ci ha emozionato”.

Si parte dal modulo, ovviamente il 4-3-3 delle meraviglie napoletane, da adattare alle caratteristiche dell’Italia che dovrà assimilare immediatamente i dettami tattici, dato che già sabato contro la Macedonia (match valevole per le qualificazioni ad Euro2024) non si può sbagliare: “Sarà una partita difficile, in campo internazionale sono sempre gare difficili” – ha sottolineato Locatelli – “Loro sono molto bravi sulle seconde palle, dobbiamo stare attento su tante cose. La cosa più importante è la vittoria ma la cosa più importante è la voglia di giocare”. Locatelli ha voglia di riprendersi l’Italia. Mancini è solo un lontano ricordo.