La Fiorentina riparte da dove aveva lasciato, ovvero dalla Conference League. I playoff sono andati come previsto e la squadra di Italiano ora pensa già alla fase a gironi. In campionato invece le difficoltà sono maggiori. Sette gol subiti in tre giornate di campionato sono troppi e il mister dovrà fare qualcosa per registrare rapidamente la difesa. Negli occhi dei tifosi resta la brutta prestazione fatta domenica scorsa con l’Inter, ma allo stesso tempo c’è fiducia nei confronti della viola. La stessa che nutre anche l’ex difensore della Fiorentina Lorenzo Amoruso, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.

L’avvio della Fiorentina, Amoruso commenta a Tag24

Nato a Bari ma toscano di adozione, il legame con Firenze e con la Fiorentina non ha mai accennato a placarsi. Lorenzo Amoruso grazie al calcio ha viaggiato parecchio, ma con la viola ha mantenuto un rapporto speciale. Difensore roccioso, faccia da duro ma cuore d’oro, l’ex calciatore è intervenuto in esclusiva a Tag24 per commentare il mercato, l’inizio di stagione della squadra di Italiano e svelando cosa si aspetta dal futuro e dalla Conference League.

“Tanti gol presi, è vero, ma in difesa non è cambiato quasi nulla rispetto allo scorso anno. I tifosi viola si aspettavano probabilmente il centrale di peso dal mercato e invece non è arrivato. Capisco la situazione in cui si è trovata la società – ha detto Amoruso – con Quarta che doveva partire e invece è rimasto; Ranieri è salito di grado e hanno preso Mina, che però per quello che conosco non è un leader e non farà la differenza. Il terzino sinistro arrivato è molto giovane ma molto importante e a destra Kayode ha fatto un debutto fantastico, ci si può lavorare. Italiano ha cambi importanti, ma la fase difensiva riguarda tutto il modo di giocare della squadra. La partita di domenica contro l’Inter è troppo brutta per essere vera”.

Un 4 a 0 che non lascia scampo alle interpretazioni. “Il mister ha ammesso di aver sbagliato la formazione – ha aggiunto Lorenzo – e ha rischiato inserendo giocatori che non erano al 100% della forma. Arthur viene da un percorso particolare, non ha quasi mai giocato, non si può pensare che sia già pronto. È chiaro che la squadra di Inzaghi è superiore fisicamente e tecnicamente, ma non si può perdere in quel modo. Italiano ha ammesso i suoi errori, anche su alcuni cambi non l’ho capito. In ogni caso non sono preoccupato, bisogna tener presente che per come gioca concede sempre qualcosa agli avversari. È brutto vedere una partita così ma una tantum può succedere. Devono capire che quando non si può vincere, come domenica – ha proseguito – bisogna comunque resistere tenendo botta e gestendo la partita. Anche quello è sinonimo di maturazione”.

La conferma di Italiano

Al termine della scorsa stagione, quando era partito il valzer degli allenatori, anche la permanenza di Italiano sulla panchina viola sembrava in bilico. Poi il presidente Commisso ha scacciato via ogni voce di addio e ha confermato la volontà di proseguire nel progetto già intrapreso.

“Per Italiano è il terzo anno sulla panchina della Fiorentina – ha spiegato l’ex difensore – e io ho piena fiducia in lui. È un allenatore piuttosto integralista, ma piano piano sta lavorando anche sui suoi difetti. Prima ad esempio non si smuoveva mai dal 4-3-3 e invece ha capito che deve variare e adattarsi anche in base agli avversari. Dovrà probabilmente cambiare ancora quando si renderà conto che alcuni calciatori non sono al 100%. Questo è sinonimo di intelligenza ed elasticità mentale. Da allenatore più soluzioni hai, più soluzioni crei, più migliori la tua squadra”.

La viola in Conference League

Quattro punti in tre giornate in campionato, la Fiorentina in Serie A deve ancora registrarsi mentre nel percorso europeo si è già tolta belle soddisfazioni. In Conference League, di cui ha già passato i playoff, è inserita nel Girone F dove affronterà il Ferencvaros, il Genk, e la cenerentola Cukaricki.

In Europa mi aspetto tanto, un percorso da protagonista – ha continuato Amoruso – anche se sarà più difficile rispetto allo scorso anno. La Fiorentina gioca in modo molto europeo sempre. Affronta tutti a viso aperto, in casa e in trasferta e questo sarà importante anche in Conference League. La squadra di Italiano però dovrà fare attenzione. È arrivata in finale lo scorso anno e adesso tutti la conoscono. Non sarà più una sorpresa e tutti la affronteranno come la squadra da battere. È vero che alla fine non ha vinto – ha detto – ma saranno guardati con un altro occhio. Hanno strameritato di arrivare in fondo e questa sarà una motivazione in più per gli avversari. Ancora di più gli errori dovranno essere limitati al minimo e servirà grande concentrazione, ma la viola può fare bene anche quest’anno. I giocatori possono lasciare un marchio indelebile nella storia di questo club vincendo la Coppa che hanno solo sfiorato qualche mese fa” ha concluso Amoruso.