Alex Schwazer: età, vita privata, curiosità, conquiste sportive e momenti difficili. Tutto sull’atleta specialista della marcia.

Alex Schwazer: età, origini

Alex Schwazer nasce il 26 dicembre 1984 a Vipiteno, un comune situato nella provincia autonoma di Bolzano, in Trentino-Alto Adige. L’atleta ha attualmente 38 anni. Ha cominciato con lo sport nella prima adolescenza, praticando atletica leggera quando aveva solo 15 anni.

Ha così gareggiato nel mezzofondo ed è passato alla marcia all’interno della categoria allievi. Questa non è stata di sicuro l’unica attività sportiva che in giovane età ha attirato l’attenzione di Schwazer. Presto si è appassionato anche al ciclismo, cui ha dedicato numerosi allenamenti e attività. Lo ha praticato sia in mountain bike, sia su strada. Vince però, a distanza di tempo, il talento per la marcia, che torna a praticare con determinazione.

A seguirlo in questa sua avventura sportiva è stato il tecnico Sandro Damilano, vale a dire il fratello di Maurizio Damilano, campione olimpico per il grande evento di Mosca 1980 (lo ricordiamo sopratutto perché si è guadagnato due volte il titolo di mondiale della marcia di 20 km). Schwazer Ha intrapreso proprio con il fratello della star olimpica gli allenamenti presso la Scuola mondiale di marcia a Saluzzo.

Continua il suo percorso tra gli esordi con allenatori d’eccezione.

Alex gareggiato, infatti, per il Centro Sportivo Carabinieri (Bologna) fino all’anno 2012, seguito dall’allenatore Michele Didoni, ovvero il campione mondiale di marcia di 20 km del 1995.

E non potrebbero esserci basi più solide per un grande lancio del suo talento nella marcia.

Alex Schwazer: moglie, figli

Conosciamo adesso i dettagli della sua vita privata e sentimentale, dalle relazioni amorose ai suoi figli. Sappiamo che il campione ha intrapreso una relazione con un’altra personalità del mondo dello sport. Parliamo della pattinatrice italiana Carolina Kostner (36 anni), con la quale è stato tra il 2007 e il 2012.

Nel 2016 inizia il suo rapporto sentimentale con quella che è diventata sua moglie. Si tratta di una donna molto riservata e che è ben lontana dal mondo dello sport: Kathrin Freund. E’ descritta da tutti come una donna semplice, che ha gestito lo studio di estetica “Iduna” a Vipiteno insieme a sua sorella.

Con lei Alex ha avuto due figli, rispettivamente Ida e Noah. La prima nata nel 2019 e il secondo nel 2020.

Stando a quanto riporta un’intervista del Corriere della Sera Alex è Kathrin hanno uno splendido rapporto. L’atleta aveva riferito:

Mia moglie è stata importantissima…la vicenda del doping è stata molto pesante, ma sapevo che a casa c’era la mia famiglia che era ancora più importante”

Per poi aggiungere:

“La conosco da una vita, ho sempre pensato che fosse la ragazza più bella di Vipiteno”.

Ma di quale vicenda doping si parla? Esploriamo meglio le tappe di questo argomento tanto delicato.

Alex Schwazer e il processo per doping, il caso del 2012

Stando a quanto riportato dalla FIDAL (Federazione italiana atletica leggera) il 6 agosto 2012 l’atleta risulta positivo al controllo antidoping e viene escluso dalla squadra della marcia di 50 km dei giochi olimpici. Alex verrà poi sospeso dal CONI dopo la richiesta del Tribunale Nazionale Antidoping.

Dal comunicato ufficiale FIDAL del 6 agosto 2012 si legge:

“La Federazione Italiana di Atletica Leggera ha ricevuto nel pomeriggio di oggi, a Londra, notizia della positività ad un controllo antidoping del proprio atleta Alex Schwazer, e la conseguente decisione, assunta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano, di escluderlo dalla squadra olimpica.”

Da qui parte una serie di vicende che lo associano al mondo del doping e alla lunga procedura giudiziaria tra squalifiche e ritorni. Un argomento, questo, che resta caldo e delicato sia per il mondo sportivo, che per l’atleta stesso.

Stando a quanto deciso dal Tribunale Nazionale Antidoping, quindi, Alex sarebbe potuto tornare in gara con precisione soltanto il 30 gennaio 2016.

Arriva tuttavia ad un patteggiamento di 8 mesi per la sua pena di fronte alla Procura di Bolzano con multa di 6.000 euro.

Da quanto riportato sulla Gazzetta dello Sport, il 12 febbraio del 2015 sono stati aggiunti per l’atleta 3 mesi di squalifica ulteriori ed è rimasto quindi fuori gara fino all’aprile 2016. La fidanzata dell’epoca, la pattinatrice Carolina Kostner è stata giudicata complice della violazione del campione ed è quindi stata a sua volta squalificata per un anno e quattro mesi.

Il caso del 2016

Più complessa e combattuta è la vicenda giudiziaria che dal 2016 diventerà un vero e proprio incubo per l’atleta. Per la seconda volta è risultato positivo, ma a differenza del primo caso, ha negato di essersi dopato e le circostanze in cui tutti gli esami sono stati svolti sono diverse, controverse, particolari.

L’atleta ne ha parlato a lungo nel corso degli anni successiva e, da quanto rivelato in un’intervista per Deejay.it:

“Il controllo incriminato è del primo gennaio 2016. È stato negativo in un primo momento, poi sono state fatte ulteriori analisi. La positività è stata notificata a maggio. Perché così tanti mesi? Perché l’approfondimento è stato fatto in un secondo momento, ad aprile, e a maggio c’è stata la positività. “

L’atleta aggiunge spiegando:

“Non è stata comunicata subito a noi, ma solo il 21 giugno, un mese e mezzo dopo. È un po’ un’assurdità. L’obiettivo era farci perdere un po’ di tempo. Al 21 giugno avevamo un solo mese per mettere insieme delle cose per fare una specie di difesa. A fine luglio o inizio agosto c’erano le Olimpiadi.”

Prosegue con:

A Rio avevamo poco come difesa, ma non poteva essere diversamente. Ho fatto tutti gli altri controlli ed erano negativi. Il controllo positivo è stato fatto dopo Capodanno, quando ovviamente avevo bevuto un po’ di alcool.. E l’alcool ha la capacità di alzare il testosterone nelle urine, non normalmente ma nelle urine. Quindi i valori erano un po’ più alti. Ma in laboratorio hanno detto che c’era un po’ di alcool, che ci stava.

Alla fine il procedimento penale è stato archiviato in Italia nel 2021, il tribunale di Bolzano ha scagionato l’atleta, il team di Schwazer ha fatto scattare una denuncia contro ignoti per il caso.

C’è da dire che nonostante le continue lotte del campione e tutte le controversie, Alex resta squalificato fino al 2024, poiché l’archiviazione, comunque, non è stata considerata dalla giustizia internazionale e dall’Agenzia mondiale antidoping.

Una vicenda tanto delicata, su un personaggio così importante per lo sport internazionale si è guadagnata un approfondimento in docu-serie su Netflix.

La carriera

E’ stato per diverse volte campione in Italia, per i 50 km di marcia ha ottenuto ben due medaglie di bronzo ai mondiali (nel 2005, e nel 2007) e ha conquistato l’oro durante le Olimpiadi di Pechino 2008.

Durane i 20 km di marcia di Lugano di marzo 2010 ha toccato il nuovo record italiano (1h18′ 23″2, arrotondato a 1h18’24”) superando di 30″ il precedente campione in carica del 1992, ovvero Maurizio Damilano.

Con il suo ritorno nel 2016, vince la 50 km dei campionati mondiali a squadre di marcia a Roma e poi, l’incubo del caso di presunto doping.

Sapevate che l’atleta parteciperà al Grande Fratello? Leggete qui.