Le elezioni europee 2024 sono alle porte e, se le anticipazioni si rivelano corrette, gli italiani potrebbero trovarsi a votare con una legge elettorale rivista rispetto alle precedenti edizioni. Anche se il cambiamento sembra marginale, potrebbe rivelarsi cruciale per molte formazioni politiche e per alcuni nomi di spicco del panorama nazionale. In origine c’è infatti la volontà di abbassare la soglia di sbarramento dal 4% al 3%, ma nel centrodestra non tutti sono d’accordo.
Elezioni europee 2024: la proposta di modifica sulla soglia di sbarramento
Attualmente, il sistema elettorale italiano per le elezioni europee prevede un metodo proporzionale, con l’Italia suddivisa in quattro grandi aree. Le alleanze tra partiti sono proibite: ogni entità politica concorre individualmente o, in alcuni casi, si unisce ad altre formazioni presentando una lista unitaria.
La vera novità riguarda la soglia di sbarramento, che potrebbe essere rivista al ribasso. Diverse fonti suggeriscono un passaggio dal 4% al 3%, un’ipotesi che, se confermata, favorirebbe diversi partiti.
I Verdi hanno introdotto la proposta, che sembra aver trovato terreno fertile sia tra le forze di governo sia tra alcune dell’opposizione. Questo aggiustamento avvicinerebbe l’Italia alle pratiche di molti altri Paesi europei. Infatti, se la proposta venisse accolta, la soglia di sbarramento per le elezioni europee e nazionali sarebbe uniformata al 3%.
Elezioni europee 2024: a chi conviene l’abbassamento della soglia di sbarramento
Ma quali sarebbero le ripercussioni reali di questa modifica? Analizzando quanto emerge dalle ultime rilevazioni di alcuni istituti di sondaggi, si nota come potrebbero beneficiarne figure politiche come Giorgia Meloni e Matteo Renzi, ma per ragioni differenti. La prima perché l’avanzamento di alcune fazioni centriste toglierebbe spazio e posti all’opposizione. Il secondo perché otterrebbe una (nuova) resurrezione politica.
L’abbassamento dal 4% al 3% faciliterebbe l’accesso di diversi partiti all’Europarlamento, riducendo il numero di voti necessari per oltrepassare la soglia. Attualmente, diversi partiti si attestano sotto il 4%, tra cui Azione, Alleanza Verdi-Sinistra, Italia Viva e altri.
Tra i partiti al momento al di sotto della soglia del 4%, Azione potrebbe essere l’unico a superarla. Per gli altri, il superamento del 4% sembra un obiettivo difficile, a meno di non ricorrere a liste unificate.
In caso di cambiamento della legge elettorale, Matteo Renzi potrebbe trarne vantaggio, soprattutto dopo aver annunciato la sua candidatura alle europee con Il Centro. La modifica alla soglia di accesso potrebbe portare vantaggi a certi partiti della coalizione attuale, come Noi Moderati guidato da Maurizio Lupi. La modifica potrebbe anche avere ripercussioni sulla Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli.
Lega contraria: la posizione
La Lega, guidata da Matteo Salvini, ha chiarito attraverso una dichiarazione ufficiale che non sostiene la riduzione della soglia di sbarramento per le imminenti elezioni europee. Secondo il partito, la revisione della legge elettorale non è una priorità nel panorama politico attuale. L’approccio di Salvini e dei suoi sostenitori è chiaro: vogliono che gli italiani abbiano il potere di selezionare i loro rappresentanti senza interventi esterni. La loro visione? Coloro che raccolgono i voti necessari dovrebbero avere il diritto al seggio.
Anche Gasparri (FI) contrario
Anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri risulta contrario e attacca direttamente Renzi:
A Renzi i voti li hanno presi tutit gli altri. Renzi aveva il 40% a Palazzo Chigi e ora arranca, e piatisce la riduzione del quorum per entrare al Parlamento europeo. La soglia di accesso non sarà rivista, al massimo bisognerebbe portarla al 5%.
Le altre posizioni
Raffaella Paita, leader nazionale di Iv, ha sottolineato la necessità di mantenere la soglia di sbarramento al 4%. FdI, d’altra parte, ha una visione più aperta, ma sottolinea che al momento non vi è una proposta concreta in discussione.
Su Twitter, anzi, su X ha infatti scritto:
Se il retroscena di Repubblica secondo cui la maggioranza vorrebbe abbassare la soglia di sbarramento per le europee al 3% fosse confermato, Italia Viva si opporrà. Lo sbarramento deve restare al 4%. Quando un progetto è credibile, non si deve avere paura del voto dei cittadini.