La cucina italiana è famosa in tutto il mondo, ma è piena di influenze straniere e ricette che provengono da altri Paesi. Il famosissimo ragù alla bolognese nasce in realtà in Francia nel XII secolo, ma arriva in Italia in seguito al trasferimento del Papa in Vaticano. Durante il regime fascista, venne eliminata la parola francese che lo indicava venendo sostituita dalla parola italiana ragù. Gli arancini siciliani, invece, sono in realtà arabi. Gli arabi erano soliti appallottolare del rido allo zafferano nel palmo della mano e condirlo con la carne di agnello. L’invenzione della panatura, invece, viene fatta risalire alla Corte di Federico II, come modo per conservarli e trasportarli.
La cucina italiana: dalla pasta al gelato, le curiosità che non ti aspetti
L’imbattibile pasta italiana provoca sempre un grande dibattito sulla sua origine, mettendo in disaccordo storici e chef da tempo immemore. La teoria più comune è che sia stato Marco Polo, o altri commercianti di rientro dalla Cina alla fine del 1200, ad importare questa pietanza. In Italia, però, non si coltivava né soia né miglio, come tradizione cinese e, dunque, nasce cosi la pasta di grano duro cosi come la conosciamo. Il dolcissimo gelato, caposaldo della cucina italiana, è stato proposto per la prima volta dai cinesi. I primi gelati, infatti, risalgono al 2000 A.C. venivano preparati con riso, spezie e latte e, incastonati nella neve per farli gelare. Con il tempo, si iniziarono ad unire i succhi di frutta.
La parmigiana e il baccalà
Altri piatti della tradizione italiana, sebbene nati sul nostro territorio, sono stati possibili grazie all’introduzione di cibi provenienti da altre parti del mondo. La parmigiana di melanzane, ad esempio, è di origine napoletana ma, l’ortaggio non si coltivava in Italia fino all’arrivo degli arabi. Baccalà alla veneziana, sappiamo che l’importazione di questo pesce si deve a Pietro Querini, senatore e mercante di veneziano che nel 1432 naufragò vicino l’isola di Rosa, in Norvegia.