Durante il mese di settembre molti lavoratori stagionali, del comparto turistico, terminano la propria attività lavorativa: quando e a chi spetta la Naspi 2023? Tra i diversi sussidi e prestazioni per chi si trova involontariamente senza lavoro, c’è appunto l’indennità di disoccupazione Naspi, che spetta anche ai lavoratori stagionali.
Per beneficiare della prestazione, però, il lavoratore dipendente che ha perso involontariamente il posto di lavoro deve essere in possesso di alcuni requisiti e rispettare determinate condizioni. Spieghiamo a chi spetta la Naspi per i lavoratori stagionali, quali requisiti possedere e come richiederla.
Naspi lavoratori stagionali 2023, quali requisiti soddisfare
Siamo arrivati al mese di settembre, e, in questo periodo, molti lavoratori stagionali terminano l’attività lavorativa. Ricordiamo, infatti, che i lavoratori stagionali vengono assunti con particolari forme di contratto a termine.
Quando si perde involontariamente il lavoro e si è assunti con contratto a tempo determinato, l’Inps eroga un’indennità di disoccupazione, la Naspi.
Naturalmente, spetta anche ai lavoratori stagionali, ma rispettando alcuni fondamentali requisiti:
- Essere disoccupati;
- Aver maturato 13 settimane di contributi versati durante gli ultimi 4 anni.
Per quanto riguarda lo stato di disoccupazione, che deve essere involontario, esso deve essere mantenuto per tutto il periodo di fruizione dell’indennità. Questa condizione comporta:
- La stipula di un patto di servizio;
- La dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
- L’assenza di qualsiasi impiego.
Come richiederla
Spieghiamo, adesso, come devono fare i lavoratori stagionali, che hanno perso involontariamente il lavoro, a presentare domanda per ottenere l’indennità di disoccupazione. Per accedere alla Naspi, si deve presentare domanda all’Inps, esclusivamente per via telematica, entro 68 giorni dall’interruzione del contratto.
Come inviare la domanda?
- Collegandosi sul sito dell’Inps;
- Utilizzando il servizio di contact center;
- Tramite Patronati o intermediari dell’Inps.
Una volta presentata la domanda, se l’esito è positivo allora la Naspi decorre dall’ottavo giorno successivo alla fine del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’8 giorno successo alla fine del contratto. Oppure, la prestazione decorre dal primo giorno successivo alla data di invio della domanda, se questa viene presentata dopo 8 giorni successivi la fine del contratto.
Come viene erogata? La Naspi viene erogata mensilmente dall’Inps tramite accredito su conto corrente postale o bancario oppure tramite bonifico domiciliato presso l’ufficio postale nella provincia di residenza o domicilio del richiedente.
Quanto dura e importo
L’indennità di disoccupazione viene erogata dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Quanto dura la prestazione? La Naspi dura per un numero di settimane pari alla metà di quelle coperte da contribuzione durante gli ultimi quattro anni. Si devono comunque rispettare, il limite di 24 mesi di durata.
Naturalmente, si devono escludere dal calcolo i periodi contributivi che hanno già dato luogo al pagamento delle prestazioni di disoccupazione.
Come viene determinato l’importo mensile? In base alla retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, si deve dividere per il totale delle settimane di contribuzione.
Il risultato scaturito dal seguente calcolo si deve moltiplicare per il coefficiente di 4,33. Nel caso in cui la retribuzione così calcolata sia:
- Pari o inferiore a 1.352,19 euro, allora l’indennità corrisponde al 75% della retribuzione;
- Superiore a 1.352,19 euro la Naspi corrisponderà al 75% di 1.352,19 euro cui si somma il 25% della differenza tra la retribuzione e i 1.352,19 euro.
L’ammontare della prestazione, però, è comunque soggetto ad un massimale pari a 1470,99 euro.
Leggi anche: Pagamento Naspi settembre 2023, quando arriva e cosa fare se è in ritardo? e Naspi, spetta se l’ultima esperienza lavorativa è stata svolta all’estero?