Falsi miti estivi: quali ricordate? Da sempre, sin dalla nostra infanzia, i nostri genitori ci hanno sempre fatto credere che, al mare, si potessero e non potessero fare determinate cose. È arrivato il momento di sfatare miti che ci portiamo dietro da tempo, tramandandoli. Non fare il bagno dopo mangiato, ad esempio, è un falso mito. L’attesa di tre ore non è necessaria. Lo stomaco pieno non provoca rischi di congestione. Il problema è lo sbalzo termico improvviso. Si consiglia, però, di entrare in acqua in modo graduale e di non fare il bagno dopo aver assunto alcol.

Falsi miti estivi: è vero che le carote fanno abbronzare?

Falso. Non esistono alimenti che fanno abbronzare: mangiando carote però ingeriamo betacarotene (contenuto anche in prezzemolo, pomodori, spinaci e banane) che ci permette di conferire un colorito più ambrato alla pelle, senza dover prendere il sole. Non c’è dunque alcun collegamento tra le carote e la produzione di melanina.

E’ vero che non si possono portare cibi all’interno dei lidi?

Falso. E’ piena facoltà del cittadino introdurre cibo e bevande nei lidi, nel rispetto del decoro della spiaggia. Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone, ma è soltanto titolare di una concessione balneare. Ora che hai trovato una risposta ai tuoi dubbi, puoi recarti in spiaggia e rilassarti, senza il timore di non poter godere della pasta al forno preparata dalla nonna. E buone vacanze, per quello che rimane dell’estate.