Cos’è il Move-in, come funziona e quali sono i costi? Gli automobilisti di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna possono utilizzare questo dispositivo che permetterà anche ai veicoli inquinanti di circolare nelle zone con limitazione.
Cos’è Move-in: le regioni aderenti al servizio
Move-in è un piccolo dispositivo che consentirà di tracciare la posizione del veicolo. Grazie all’installazione di questo apparecchio il mezzo potrà liberamente circolare all’interno delle zone con limitazioni al traffico per emissioni delle grandi città.
Il nome Move-in è l’abbreviazione di Monitoraggio veicoli inquinanti. Il dispositivo di fatto funziona come una “scatola nera” e monitora la posizione GPS del mezzo su cui è posizionato. I produttori hanno assicurato che la tecnologia che traccerà la posizione opererà nel totale rispetto della privacy.
L’apparecchio consentirà di conteggiare i chilometri percorsi e le modalità di guida. Potrà anche valutare eventuali condotte virtuose che produrranno un bonus chilometri al guidatore.
La Lombardia aveva già lanciato il sistema di monitoraggio circa un anno fa. Oggi anche Piemonte e Emilia Romagna si allineano adottando la stessa tecnologia. Si tratta infatti di una misura consentita agli utenti della Pianura Padana, sempre più toccata da vincoli restrittivi sulle emissioni inquinanti.
Nel 2023 infatti i blocchi hanno riguardato anche i mezzi diesel Euro 3 ed Euro 4, oltre a tutti i veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2. Entro la fine del 2025 la limitazione riguarderà anche i diesel Euro 5, ma il Piemonte sta già cercando di anticipare questa restrizione.
Come funziona
Nessun possessore di veicoli inquinanti sarà obbligato a utilizzare il nuovo dispositivo. La sua installazione sarà solo su adesione volontaria. Chi lo utilizzerà sarà però autorizzato in deroga a circolare nelle zone antismog decise dalle varie regioni. Anche se condurrà un veicolo vecchio Euro 0.
Tuttavia il servizio garantisce la concessione a circolare solo per un numero preciso di chilometri, indirettamente proporzionale all’anzianità del veicolo e prestabiliti dalla singola regione. Per esempio nelle aree B e C di Milano, un Euro 0, benzina o diesel, avrà a disposizione la percorrenza di 1.000 km annui all’interno di zone in cui non potrebbe circolare. Un diesel Euro 3 invece 7.000 km.
Le soglie di chilometri percorribili variano dunque dalla categoria di omologazione del veicolo e dalla tipologia di motore.
Abbonarsi al servizio Move-in non consentirà poi di ignorare specifiche misure cittadine tipo “domeniche ecologiche” o circolazione a targhe alterne. Queste disposizioni infatti sono manovre di emergenza in seguito alla registrazione di parametri troppo inquinanti nell’aria.
La deroga al passaggio in zone limitate vale poi solo dal Lunedì al Venerdì delle ore 8:00 alle 19:00.
Il dispositivo monitorerà il tracciato compiuto dal veicolo e valuterà il percorso nelle aree con limitazione. Calcolerà allora i chilometri percorsi.
L’utente potrà poi consultare gli appositi portali delle Regioni per sapere il numero di chilometri rimasti rispetto al totale massimo ammesso.
L’apparecchio non consentirà solo di tenere traccia del percorso in zone limitate ma anche di accumulare bonus. Si tratta di incentivi alla circolazione virtuosa che permetteranno di ottenere chilometri extra rispetto a quelli ammessi dalla Regione. Per esempio il piano concederà 0,2 km per ogni chilometro percorso in autostrada senza eccedere i 110 km/h e lo stesso bonus se si viaggia su strade extraurbane senza effettuare accelerazioni superiori a 2 m/s².
Come installare Move-in e costi
La sola installazione del dispositivo Move-in ha un costo di 30 euro. Tuttavia ogni Regione può impostare il canone annuo per l’erogazione del servizio.
In genere l’abbonamento si attesta sui 20 euro annui. Nelle tre Regioni aderenti, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, gli utenti potranno richiedere l’installazione del dispositivo a quattro marchi autorizzati: Air, OctoTelematics, Viasat e LoJack Italia.