Brice Oligui Nguema, generale che ha guidato l’annullamento delle elezioni e il golpe in Gabon, ha prestato giuramento come presidente ad interim del Paese africano. La cerimonia è avvenuta oggi, lunedì 4 settembre, a Libreville. A riportarlo è la Bbc.

Aveva fatto molto rumore il colpo di Stato militare in Gabon avvenuto lo scorso 30 agosto, mirato a rovesciare il presidente Ali Bongo. Il golpe aveva terminato un’egemonia durata ben 56 anni, quella della dinastia dei Bongo. Al potere dal 2009, Ali aveva appena ottenuto il suo terzo mandato da presidente.

Nel frattempo sono emerse le prime informazioni sul nuovo leader. Secondo alcune indiscrezioni, Nguema sarebbe cugino del presidente deposto. Avrebbe orbitato nella cerchia vicina a Bongo per gran parte della sua carriera militare.

Appena insediatosi, il capo della giunta militare ha promesso nel suo discorso di presentazione un referendum su una nuova Costituzione, una nuova legge elettorale e un nuovo codice penale, elezioni libere e trasparenti.

In Gabon il giuramento del nuovo presidente dopo il golpe, il neo leader incontra i rappresentanti dell’opposizione

Sul presidente eletto Bongo erano aleggiate delle nubi già prima della chiusura dei seggi elettorali, quando il suo avversario Albert Ondu Ossa aveva denunciato brogli elettorali in proprio sfavore. Ali era stato poi riconfermato con il 64% dei voti.

Alla sua destituzione, tuttavia, molte persone sono addirittura scese in piazza a festeggiare la fine della sua presidenza. Un comportamento indicativo della fama non eccezionale del presidente tra la gente.

Prima del suo giuramento, intanto, Nguema ha incontrato alcuni rappresentanti della coalizione di opposizione Alternanza 2023. Un incontro “durato quasi due ore”, ha spiegato il leader della coalizione, Francois Ndong Obiang, citato da Radio France International. Ma lo spirito durante il vertice, assicura l’opposizione, è stato “di cortesia, mutuo rispetto, fraternità e patriottismo”.

Siamo un solo Paese e dobbiamo superare le nostre differenze.

All’incontro non era presente lo stesso Albert Ondu Ossa: secondo il candidato presidenziale di Alternanza 2023 “il sistema Bongo continua” e “non è un colpo di Stato”. Il leader dell’opposizione avrebbe dunque esortato i militari a riconoscere lui stesso come legittimo presidente.

L’ex colonia francese è solo l’ultimo Stato africano nel quale avviene un golpe militare negli ultimi anni: indicativo è l’esempio del Niger, dove una giunta militare ha preso il potere meno di un mese fa.