Si è verificato in provincia di Bari l’ennesimo incidente sul lavoro finito agli onori delle cronache. La vittima è un imprenditore edile di 46 anni, morto a Corato mentre svolgeva dei lavori in un terreno di sua proprietà. Il drammatico episodio è avvenuto nella serata di ieri, domenica 3 settembre.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo stava pilotando una autogru, quando improvvisamente il cestello del mezzo si è sganciato e gli è piombato addosso. Per lui non c’è stato nulla da fare: è morto schiacciato dal peso del supporto. Sul posto è accorso il personale del 118, che non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

Sul caso indaga la Procura di Trani, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Incidente sul lavoro in provincia di Bari, la Procura non dispone l’autopsia

L’incidente ha avuto luogo nella zona di strada Boscarello, nella periferia del comune nella città metropolitana barese.

Sul posto, oltre agli operatori del 118, sono intervenuti anche gli agenti del commissariato di polizia di Corato e il personale dello Spesal, il Servizio Prevenzione e Sicurezza Negli Ambienti di Lavoro, della Asl di Bari. Il personale specializzato ha collaborato alle operazioni di soccorso e agli accertamenti in corso.

Restano da chiarire le ragioni per cui il cestello si sia sganciato all’improvviso dal suo punto di ancoraggio.

La Procura di Trani, che indaga sul caso, ha deciso di non disporre un’autopsia sulla salma dell’imprenditore. Il corpo è stato così restituito alla famiglia della vittima.

Una vicenda che fa ancor più male dopo che, in questi giorni, quello degli indicenti sul lavoro è un argomento al centro del dibattito pubblico. Negli occhi della collettività c’è ancora la tragedia avvenuta alla stazione di Brandizzo, dove un treno ha travolto e ucciso cinque operai al lavoro sulla ferrovia. Sul caso le indagini sono aperte, con particolare attenzione alla posizione dei due sopravvissuti.

Ma negli ultimi giorni si contano almeno altri due drammi sul luogo di lavoro: ad Arzignano, in Veneto, è grave un operaio schiacciato da un coperchio. Ad Agrigento, invece, un operaio è caduto da un’impalcatura alta circa sei metri: è in pericolo di vita.