Sabato pomeriggio la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiamato in prima persona Daniela Di Maggio, madre di Giogiò, soprannome affettuoso dato al figlio Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a 24 anni giovedì 31 agosto in piazza Municipio a Napoli. Stando a quanto riferito successivamente da Di Maggio, la premier ha chiamato per chiedere che cosa avrebbe potuto fare per lei. La chiamata di Meloni è arrivata dopo le strazianti dichiarazioni della mamma di Giovanbattista, rilasciate immediatamente dopo l’omicidio, in cui aveva sollecitato da subito giustizia per il figlio e una pena per il suo assassino.
Meloni al telefono con la madre di Giogiò, previsto un incontro tra le due
Il musicista Giovanbattista Cutolo è stato ucciso da un colpo di pistola esploso da un giovane di 17 anni, accusato di omicidio volontario aggravato, detenzione, porto abusivo e ricettazione dell’arma. Per il 17enne, che ha dichiarato di aver sparato “per legittima difesa”, è stato disposto il fermo e il carcere. In piazza Municipio, nei pressi del pub dove è avvenuta lo sparo, la madre Daniela Di Maggio invocato una legge in nome di Giogiò che preveda un abbassamento dell’età imputabile e la certezza della pena anche per chi commette reati prima della maggiore età.
Dopo questa richiesta – a gran voce – che venga fatta giustizia, è arrivata, del tutto inaspettata, la chiamata di Giorgia Meloni, a cui probabilmente seguirà un incontro tra la premier e Daniela Di Maggio, per fare sì che non si ripetano più tragedie che hanno colpito Giovanbattista, la sua famiglia e la città di Napoli:
Mi ha chiamato dal suo numero privato. Ho risposto, ci ho messo un po’ a capire che era davvero la Meloni. È stata una conversazione tra due madri, sincera e accorata, mi è sembrato di conoscerla da sempre. Le ho chiesto se potevo chiamarla Giorgia, mi ha risposto “Certo che devi chiamarmi Giorgia”. Poi mi ha fatto una domanda: “Che cosa posso fare per te”. Non ho avuto neanche un attimo di esitazione, voglio incontrati, ho risposto, devi aiutarmi a fare in modo che altre madri non vivano più drammi come questo. La criminalità non può averla vinta, dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, la parte sana del Paese, il futuro che vorremmo.