A Vercelli una manifestazione per dire basta ai morti sul lavoro, in memoria dei cinque operai morti nella strage di Brandizzo. Il corteo è partito alle 10:30 da piazza della stazione per poi arrivare alla Prefettura. La mobilitazione è stata organizzata è stata indetta da Cgil, Cisl e Uil.
Presente il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, oltre ai familiari delle vittime.
Strage di Brandizzo, la manifestazione “silenziosa” a Vercelli
Il corteo attraverserà la città e arriverà di fronte al al Palazzo della Prefettura, dove interverrà un relatore per ogni sigla sindacale. Sarà “silenzioso”, per rispetto nei confronti dei familiari delle cinque vittime: Kevin Laganà, 22 anni, Michael Zanera, 34 anni e Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43 anni di Brandizzo e Giuseppe Aversa, 49 anni di Chivasso.
Oltre a Maurizio Landini, interverranno anche i dirigenti territoriali dei sindacati e delegazioni da altre Regioni d’Italia.
Non vogliamo più trovarci di fronte a simili tragedie, chiediamo giustizia, controlli, sanzioni. NON SI DEVE MORIRE DI LAVORO
reclamano a gran voce i Segretari Generali di CGIL Vercelli Valsesia, CISL Piemonte Orientale e UIL Biella e Vercelli, Bossoni, Ugazio e Mosca.
Landini: “C’è un sistema che va cambiato”
Maurizio Landini, arrivato a Vercelli per il corteo, ha parlato di un sistema che va cambiato, elencando numeri impressionanti.
I morti sul lavoro sono 1090 solo nel 2022 e sono più di 500 nei primi sei mesi di quest’anno. Siamo di fronte a numeri che indicano una strage. E se guardiamo agli ultimi vent’anni stiamo parlando di 20.000 morti, metà dei cittadini di Vercelli. Credo che sia il momento di fare un ragionamento di fondo, è un sistema complessivo che va cambiato.
Il segretario generale della Cgil ha poi ribadito:
In questi anni è passata l’idea che la competizione la si faceva esternalizzando, subappaltando, precarizzando il lavoro, il risultato è questo. Finché la sicurezza è considerata un costo e non invece un investimento e un vincolo sociale è chiaro che queste situazioni non si cambiano. Allora io credo che sia venuto il momento non delle pacche sulle spalle e dei falsi cordogli di ipocrisia; è venuto il momento di cambiare radicalmente questo sistema.
Il codice degli appalti è stato modificato dal governo, sottolinea Landini:
Il governo ha modificato addirittura il codice degli appalti col subappalto a cascata in un paese che ha davanti a sé milioni di investimenti proprio per la manutenzione. Tutte le opere e le infrastrutture del nostro paese hanno almeno cinquanta o sessant’anni, e hanno bisogno di manutenzione. Come le facciamo? Con queste regole? Con questo livello di precarietà? Io credo che sia venuto il momento di cambiare se si vuole davvero imparare dalle esperienze. Non è il momento di individuare le colpe: è il sistema che non funziona, che ha scaricato tutto sulla pelle dei lavoratori.
Infine ha concluso:
È arrivato il momento di affrontare il problema dal punto di vista legislativo e anche di costituire la procura nazionale per la salute e la sicurezza.
Sciopero di 8 ore a Vercelli e in tutto il Piemonte
Per oggi 4 settembre è stato proclamato uno sciopero di otto ore in provincia di Vercelli e a livello regionale nelle categorie edili e dei trasporti. A Vercelli sono attesi almeno mille partecipanti alla manifestazione.
Intanto proseguono le indagini per accertare le cause dello schianto e l’esatta dinamica.