Dovevano essere cori goliardici e semplici festeggiamenti a seguito di una bella vittoria nel primo big match della stagione. E invece i giocatori del Milan, dopo aver espugnato lo stadio Olimpico di Roma, hanno fatto indignare i tifosi juventini. Le dirette su Instagram e i video, diventati virali in pochi minuti, postati sui social dai diretti interessati, non hanno fatto altro che accendere i riflettori su quello che stava avvenendo. La Procura della FIGC a questo punto ha assunto il controllo della situazione e ha deciso di vederci chiaro. I video adesso saranno oggetto di inchiesta. Al vaglio ci sono i cori anti Juve, intonati da alcuni calciatori rossoneri che potrebbero essere considerati lesivi e offensivi nei confronti dei bianconeri.

Cori anti Juve, la FIGC apre un’inchiesta

Il Milan sta vivendo un momento d’oro. La rivoluzione fatta sul mercato e dal punto di vista dirigenziale in estate sta portando i suoi frutti. Non è servito tempo per trovare la quadra del cerchio, ognuno ha la sua posizione, in campo e fuori e sa bene quello che deve fare. Il rettangolo verde parla chiaro. I rossoneri, nell’attesa che si concluda la sfida di oggi tra Inter e Fiorentina, sono gli unici a punteggio pieno dopo tre giornate di campionato. Giocano bene, si divertono e secondo tanti addetti ai lavori sono i maggiori indiziati per la vittoria dello scudetto. Per fare pronostici, probabilmente, in realtà è troppo presto, ma il big match dello stadio Olimpico di venerdì scorso rappresentava già un banco di prova importante. Ed evidentemente anche la squadra di Stefano Pioli l’ha vissuta con un entusiasmo un tantino eccessivo.

La Procura della FIGC ha infatti deciso di aprire un’inchiesta sui cori anti Juve, intonati dai giocatori del Milan, prontamente ripresi da vari cellulari e postati sui social network. Dopo aver espugnato per 2 a 1 Roma, battendo i giallorossi grazie ai gol di Giroud e Leao, i calciatori rossoneri si sono concessi una piccola ma intensa festa all’interno del pullman che li stava trasferendo dallo stadio all’aeroporto, prima di prendere il volo per rientrare a Milano. Sfottò e qualche coro di troppo, ai video in questione sono bastati pochi minuti per diventare virali. Il Procuratore Federale Giuseppe Chinè, secondo quanto riporta l’Ansa, ha deciso di vederci chiaro e di andare in fondo alla questione, “per accertare l’eventuale violazione dei canoni di lealtà, probità e correttezza ed individuarne i responsabili”.

Il video incriminato

“Stringimi forte e stammi più vicino. E chi non salta è uno gobbo juventino” recita il coro incriminato, intonato sulle note di ‘Sarà perché ti amo’. A riprendere e pubblicare i video è Rafa Leao, autore di un gol straordinario durante la partita contro la Roma. Il suo è un entusiasmo contagioso e insieme al portoghese si vedono anche Adli, Theo Hernandez e Chukwueze. Le storie Instagram, pubblicate dall’attaccante del Milan, sono state condivise da migliaia di tifosi rossoneri e diventate virali in poco tempo. Ma hanno anche generato indignazione da parte del popolo bianconero. Passare inosservati alla Procura Federale, probabilmente, era impossibile.

Al momento non trapela altro. Non è chiaro infatti quali potrebbero essere i provvedimenti a cui rischiano di andare incontro i calciatori coinvolti, ma quel che sembra ovvio è che non sarà nulla che andrà ad inficiare sull’aspetto sortivo. La decisione del Procuratore Federale, Giuseppe Chinè, rispetto all’inchiesta in atto è emersa nella tarda mattinata odierna. Secondo le ultime indiscrezioni, per Leao e compagni potrebbe però arrivare una sanzione economica. Una caduta di stile da parte dei giocatori del Diavolo, ma niente di più.