Redouane Moslli ha rivelato di esserci lui dietro al caso della tabaccaia uccisa a Foggia. La svolta nelle indagini è arrivata oggi, domenica 3 settembre 2023. L’uomo, 43enne di origini marocchine, era stato fermato ieri a Napoli dai carabinieri. Nel tardo pomeriggio ha confessato il delitto. L’avvocato ha riferito che egli non aveva intenzione di uccidere la donna.

Tabaccaia uccisa a Foggia: la confessione dell’uomo fermato

Il caso di Franca Marasco, la tabaccaia uccisa a Foggia lunedì 28 agosto 2023, ha avuto una risonanza nazionale. La donna era titolare dell’attività ed era stata freddata da una serie di coltellate. Si trovava nel proprio negozio e stava svolgendo la sua consueta attività quando le è stata tolta improvvisamente e ingiustamente la vita.

Subito erano partite le indagini del Comando dei carabinieri della città pugliese. A coordinarle è stato il procuratore Ludovico Vaccaro. A guidarle invece il comandante Michele Miulli. Proprio queste ricerche hanno portato nelle scorse ore all’individuazione di un uomo, il sospetto omicida.

Si tratta del 43enne Redouane Moslli, il quale è stato fermato lo scorso sabato sera mentre si trovava a Napoli, dai carabinieri. I militari avevano ricostruito, dietro il consenso della Procura, i suoi movimenti. Oggi pomeriggio, dopo diverse ore di interrogatorio, ha confessato di essere il killer della donna.

Le dichiarazioni del legale

A rilasciare qualche dichiarazioni oggi è stato l’avvocato, il quale ha spiegato che il 43enne si è messo a disposizione delle autorità giudiziarie. Egli, ha riferito il legale, ha capito la gravità del fatto compiuto e ha confessato tutto nel corso dell’interrogatorio, con i relativi dettagli. Ecco le sue dichiarazioni:

Sin dal momento del fermo in Napoli, il signor Moslli Redouane si è messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, avendo capito di aver sbagliato; ha reso dichiarazioni durante l’interrogatorio, ha fornito tutti gli elementi al Pubblico Ministero, entrando nei particolari.

E ancora, l’uomo

ha prestato il consenso agli accertamenti ed al prelievo del proprio dna.

L’avvocato ha riferito che è stata una rapina finita male. Ha aggiunto che l’uomo non aveva intenzione di uccidere la tabaccaia di Foggia.

Si è trattato di una rapina finita in malo modo, poiché non ha saputo gestire la situazione e non aveva alcuna volontà di uccidere la vittima.

Nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida per il 43enne in cui saranno riviste e riscontrate le dichiarazioni e le confessioni fornite dall’uomo. Ci sarà dunque il definitivo completamento delle indagini preliminari.

La ricostruzione dell’omicidio

L’omicidio della signora Franca Marasco, 72 anni, è avvenuto lunedì 28 agosto 2023, in via Marchese De Rosa, a Foggia. La donna aveva appena riaperto la propria attività dopo un periodo di ferie. Si trovava nella tabaccheria quando è stata raggiunta dall’uomo che l’ha uccisa. Un coltello è stata l’arma del delitto.

A dare l’allarme è stato un cliente che, entrato nel negozio, ha trovato il cadavere della donna. Subito ha chiamato il numero d’emergenza. Sono allora presto intervenuti sul posto le Forze dell’ordine e i sanitari del 118. I soccorritori però purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso della 72enne.

Il killer ha cambiato i vestiti dopo l’accaduto e ha abbandonato quelli che indossava in un sacchetto di plastica. Sono stati rinvenuti in via Mameli. Ha anche sottratto il cellulare alla vittima per poi rivenderlo in nero ad un’altra persona. Il telefono è stato rinvenuto dai carabinieri.

Subito gli inquirenti hanno vagliato l’ipotesi della rapina finita male. Si sono subito messi sulle tracce di questo soggetto. Hanno ricostruito i suoi movimenti e lo hanno fermato sabato 2 settembre a Napoli. Poi è iniziato l’interrogatorio, durato svariate ore.

Il 43enne ha infine confessato l’accaduto. Secondo quanto riferito dal legale, si tratta di una rapina finita male. L’avvocato ha riferito che l’uomo non aveva intenzione di uccidere la donna.