I disabili possono fruire di una vasta gamma di agevolazioni fiscali, tra detrazioni e deduzioni. Il quadro è molto complesso proprio perché sono previste diverse possibilità di detrazione, in base alla condizione della persona con disabilità.

In ogni caso, però, tutte le agevolazioni in questione spettano solo quando la disabilità viene debitamente accertata da una specifica commissione.

Nel testo, andremo a fare un quadro semplice, ma preciso e completo di tutte le agevolazioni fiscali previste dalla normativa italiana per le persone con disabilità.

Ecco il quadro completo delle agevolazioni fiscali per i disabili

La normativa prevede diverse agevolazioni fiscali, tra detrazioni e deduzioni, per le persone con disabilità. L’obiettivo di queste misure è quello di aiutare i disabili e i familiari a far fronte alle spese necessarie, cercando di migliorare, per quanto possibile la qualità della vita, facilitando l’inclusione sociale e permettendo di gestire al meglio la disabilità.

Come abbiamo anticipato prima, tutte le agevolazioni, per essere riconosciute, è necessario che la disabilità sia debitamente accertata da una specifica commissione. Essa deve mettere a verbale e, in base al suo contenuto, si potranno ottenere specifici requisiti fiscali.

Quali sono le agevolazioni per i disabili? Possiamo divederle in quattro macro gruppi:

  • Per auto e mobilità;
  • Per i figli a carico;
  • Per le spese sanitarie;
  • Per gli addetti all’assistenza personale.

Detrazioni fiscali per auto e per figli a carico

Il primo gruppo riguarda le detrazioni fiscali del settore auto, per facilitare la mobilità e il trasporto di persone con disabilità. A chi spettano?

  • Non vedenti e sordi;
  • Persone con disabilità psichica o mentale;
  • Con grave limitazione di deambulazione;
  • Con ridotte o impedite capacità motorie.

Queste tipologie di detrazioni spettano sono se gli autoveicoli vengono utilizzati in via prevalente oppure esclusiva del disabile. Invece, se la persona con disabilità è fiscalmente a carico di altri, possono beneficiare delle agevolazioni anche i suoi familiari.

Se sussistono tutte le condizioni previste dalla legge, allora spetta una detrazione Irpef pari al 19% della spesa fino ad un tetto massimo di 18.075,99 euro.

Il secondo gruppo di detrazioni spetta anche per i figli a carico. Per loro, è riconosciuta una detrazione fiscale che decresce all’aumentare del reddito percepito. Se il figlio è disabile la detrazione aumenta di 400 euro.

Detrazioni fiscali per spese sanitarie e per addetti all’assistenza personale

Il terzo gruppo di detrazioni fiscali comprende le spese sanitarie. Le persone con disabilità che rispettano i requisiti previsti dalla normativa in materia possono beneficiare di una detrazione senza ricorrere alla franchigia di 129,11 euro, per le seguenti spese:

  • Di trasporto in ambulanza;
  • Di acquisto di poltrone per inabili e persone non deambulanti, di apparecchi per il contenimento di fratture, ernie e per la correzione dei difetti della colonna vertebrale;
  • Di acquisto di arti artificiali per la deambulazione;
  • Di acquisto di cucine;
  • Di acquisto di sussidi tecnici e informativi per facilitare l’autosufficienza;
  • Di adattamento dell’ascensore;
  • Mezzi necessari all’accompagnamento, al sollevamento e alla deambulazione;
  • Rampe per l’eliminazione delle barriere architettoniche esterne ed interne.

Infine, il quarto e ultimo gruppo riguarda le detrazioni per gli addetti all’assistenza personale, ma solo ed esclusivamente nei casi di non autosufficienza nel compiere gli atti della vita quotidiana. La detrazione fiscale viene riconosciuta su una spesa massima di 2100 euro, solo quando il reddito del contribuente non supera 40.000 euro.

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