Nell’ultimo giorno del Forum Ambrosetti a Cernobbio, il vicepremier Matteo Salvini, sostenendo che il governo durerà almeno dieci anni“, ha lanciato un appello audace riguardo al futuro energetico dell’Italia: nel suo discorso, Salvini ha affermato: “Ritengo che l’Italia debba, entro quest’anno, riavviare la propria partecipazione al nucleare.” Questa dichiarazione ha riportato in primo piano il dibattito sulla produzione di energia nucleare nel paese e ha aperto nuove prospettive per il settore energetico italiano.

Tra le altre cose, Salvini ha parlato anche delle morti sul lavoro, con l’ultima tragedia a Brandizzo:

Non sarò un ministro contento alla fine del mio mandato se avrò aperto 100 cantieri ma ci sarà anche un solo incidente sul lavoro, anche un solo morto è troppo. Non si può morire sul lavoro per mancanza di comunicazione. L’accertamento delle responsabilità non riporta in vita 5 operai ma dobbiamo essere sempre più presenti sulla sicurezza sul lavoro. Questi 220 miliardi devono essere spesi con la stessa tranquillità con cui abbiamo ricostruito il ponte Morandi

Salvini e il tema dell’energia: “Il governo è favorevole al ritorno al nucleare”

Il vicepremier ha sottolineato la necessità di perseguire la neutralità tecnologica e di valutare tutte le fonti energetiche disponibili per garantire un approvvigionamento stabile ed efficiente di energia. Ha anche evidenziato la differenza tra fusione nucleare e fissione di quarta generazione, sottolineando che la fissione potrebbe essere una soluzione più realizzabile a breve termine.

Gilberto Pichetto Fratin, il ministro delle Infrastrutture, ha aggiunto ulteriori dettagli sulla prospettiva nucleare dell’Italia. Ha dichiarato che il governo sta dedicando molta attenzione alla fissione di quarta generazione e sta esaminando la possibilità di utilizzare piccoli reattori nucleari come parte del mix energetico italiano nei prossimi dieci anni.

Una mossa importante è stata annunciata da Fratin durante il Forum Ambrosetti: la creazione della Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile. Questa piattaforma avrà il compito di coordinare gli sforzi di ricerca, sperimentazione e implementazione nella produzione di energia nucleare a basso impatto ambientale e con elevati standard di sicurezza.

Nonostante le opinioni contrastanti sulla questione, anche l’opposizione ha mostrato interesse per il ritorno al nucleare. Carlo Calenda, uno dei leader dell’opposizione, ha dichiarato di essere d’accordo con il governo su questo fronte, sottolineando la necessità di sviluppare l’energia nucleare per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica.

Salvini e il Ponte sullo Stretto: “Cantieri pronti nel 2024”

Il dibattito sul futuro energetico dell’Italia si è intrecciato con altre questioni, tra cui la sicurezza sul lavoro e l’importanza delle infrastrutture pubbliche. Salvini ha affermato che anche un solo morto sul lavoro è inaccettabile e ha sottolineato la necessità di investire nella sicurezza sul lavoro durante la realizzazione di grandi progetti infrastrutturali come il Ponte sullo Stretto di Messina.

Infine, Salvini ha ribadito l’importanza del Ponte sullo Stretto come “dovere morale nei confronti di milioni di italiani” e ha espresso l’obiettivo di avviare i cantieri nel mese di luglio del 2024:

Il Ponte sullo Stretto di Messina è un dovere morale nei confronti di milioni di italiani. Sarà un volano di sviluppo non solo per Sicilia e Calabria. Il ponte sarà un attrattore di cervelli dall’estero in Italia. Metteremo alla prova l’ingegneria, l’architettura e la geologia italiana. Io penso che l’Italia abbia tutte le possibilità. Il mio è un ottimismo fondato su numeri e dati e sulla convinzione di avere un sistema economico che più di altri si adatta alle crisi. L’obiettivo è avviare i cantieri nel luglio del 2024.