A Terni arriveranno presto vigilantes che sorveglieranno le zone più a rischio della città. Operative dalle 22 si sera alle 7 di mattina, le nuove “guardie” avranno il compito di scongiurare atti vandalici e di microcriminalità. A volerle fortemente e istituirle è il sindaco Stefano Bandecchi, impegnato da tempo nel contrasto di questi gesti e avvenimenti che non fanno sentire al sicuro i cittadini.
Terni, vigilantes nella notte: il piano di Bandecchi
La nuova e specializzata squadra di vigilantes a Terni controllerà le aree più critiche della città nelle ore notturne. I professionisti di questa sorveglianza privata sono già stati soprannominati “le milizie di Bandecchi”. Il progetto è infatti del sindaco e ha già riscosso molto successo tra i cittadini.
Questa operazione non è affatto gratuita. Anzi, come ha riferito lo stesso primo cittadino, costa ben 60mila euro al mese più Iva. Per il momento il piano è quello di farle rimanere per almeno un anno. Dunque, il costo complessivo per 12 mesi si aggira attorno agli 870mila euro. A a renderlo noto è sempre stato Stefano Bandecchi.
E da chi verrà sostenuta questa ingente spesa? Dall’Università telematica Niccolò Cusano, di cui Bandecchi è stato il fondatore nel 2006. Egli dunque metterà a disposizione alcuni fondi dell’Ateno per la città di Terni e per i suoi cittadini. Qui, come in molti altri Comuni italiani, purtroppo si verificano quotidianamente episodi di microcriminalità e gesti vandalici che danneggiano beni e proprietà che appartengono sia ai privati sia all’amministrazione comunale.
Molti luoghi ed edifici infatti, nelle ore notturne, spesso vengono lasciati incustoditi. Sì, con sistemi di allarme, ma incustoditi. Così i piccoli criminali e i vandali approfittano di questa situazione per rovinarli o danneggiarli. Ed è proprio questi soggetti che il sindaco vuole contrastare.
Per far capire qual è la situazione, il politico ed imprenditore, ha fatto un pratico esempio: quello dei cimiteri. Ecco le parole di Stefano Bandecchi:
Noi abbiamo 16 cimiteri e ogni notte accade qualcosa. O rubano i vasi, o scrivono sulle lapidi o rompono i fiori.
Il problema della mancanza di personale
In passato l’amministrazione comunale aveva deciso di ampliare servizi di sorveglianza a Terni “utilizzando” i Vigili urbani. Il problema era però che, da molto tempo (da ben 15 anni per la precisione), il corpo di Polizia Locale è sotto organico. Inoltre gli agenti svolgevano già servizi diurni. Dunque era praticamente impossibile far effettuare a queste persone anche i servizi notturni di vigilanza.
La Polizia locale sotto organico da 15 anni, in città ci dovrebbe essere 1 vigile ogni 700 abitanti, oggi siamo a 1 vigile su 1.500; abbiamo 86 vigili quando ne dovremmo avere 165. Oltre al fatto che non possono effettuare il servizio di notte.
Ma questa non era l’unico problema. Vi era (e vi è anche ora) la questione economica, in quanto, come ha riferito il politico e imprenditore
la vecchia giunta non ci aveva lasciato una situazione rosea.
Poi è arrivata l’intuizione. Tutto è partito dalle facoltà di Giurisprudenza e Sociologia dell’Università Niccolò Cusano. Queste due avevano già ampiamente espresso la volontà di compiere una ricerca scientifica e dettagliata con al centro il tema della sicurezza pubblica urbana.
Nello specifico, si era parlato di voler analizzare l’impatto di iniziative, partecipazioni e progetti da parte di terzi per tutelare beni e spazi pubblici in città. Ed ecco che il sindaco di Terni, nonché fondatore dell’Ateneo, ha messo insieme i due aspetti. Da una parte la necessità di offrire ai cittadini di Terni una maggiore sicurezza e dall’altra portare avanti il progetto delle facoltà di Giurisprudenza e Sociologia. Due in uno, insomma
Nel frattempo il Comune si attrezzerà per assumere almeno 60 vigili urbani nell’arco del prossimo anno.
Lo ha assicurato il sindaco.
Come agiranno i vigilantes a Terni?
È importante poi affrontare anche un altro tema fondamentale per quanto riguarda questi nuovi vigilantes che lavoreranno dalle 22 alle 7 nelle aree più critiche della città. Come in molti hanno già fatto notare, questi professionisti del settore della sicurezza non fanno parte di una forza pubblica e dunque non possono intervenire in caso di episodi di microcriminalità. Ma anche a questo Stefano Bandecchi ha pensato ad una soluzione.
Il sindaco ha fatto riferimento ad una legge voluta da Maroni che è in vigore tutt’oggi. Essa permette a tutti coloro che lavorano nei servizi di vigilanza e non sono forze dell’ordine di stipulare convenzioni con i Comuni. Questo accadrà appunto a Terni. A finanziare il tutto, come già spiegato, sarà l’Università telematica Niccolò Cusano.
Il fondatore ha spiegato:
C’è una vecchia legge che fece Maroni che permette a tutti i corpi di guardie giurate di fare convenzioni con i Comuni per controllare il territorio e avvertire la Questura. Non potranno fare pattugliamento ma le nostre persone proteggeranno i beni del Comune. Detto questo se stanno controllando un parco sarà un po’ difficile che qualcuno si metta a spacciare cocaina, solo per fare un esempio, davanti ai loro occhi.