Milinkovic-Savic messaggio a Luis Alberto. Meritatissima la vittoria della Lazio al Maradona. Un 1-2 che ci sta tutto e forse il risultato poteva essere anche più ampio.

La squadra capitolina per il secondo anno consecutivo va in trasferta in quel di Napoli e trafigge la squadra partenopea.

Per i partenopei sconfitta nella scorsa primavera e sconfitta ieri sera quando l’estate sta per finire. Insomma due sconfitte che bruciano in egual modo.

La prima è arrivata quando il Napoli faceva già corsa solitaria per conquistare il tricolore che poi avrebbe vinto qualche settimana più tardi (comunque aveva scalfito la sicurezza di una compagine convinta di essere straforte), la seconda è giunta alla terza giornata di questo nuovo campionato in modo del tutto inaspettato, con il Napoli che ha stampato sulle maglie quel tricolore che deve difendere a tutti i costi se si vuole riconfermare.

La gara di ieri però ha detto tante cose, a cominciare dal risultato e dalla prestazione di tutte e due le squadre.

Il Napoli è stato opaco e non ha certamente messo in evidenza i suoi tanti pregi, anzi tutt’altro. Sarà stata la prestazione perfetta della Lazio a metterlo in difficoltà o fisiologicamente già al terzo turno sta lasciando intendere che non sarà quella formidabile squadra della passata stagione?

Nel fattempo però prima di capire se i campioni d’Italia saranno capaci per il secondo anno consecutivo di ripiazzarsi lì nei piani alti della classifica per cercare di rivincere lo scudetto, ieri sera appena dopo la partita sui social c’è stato un messaggio che non è passato inosservato ai più, soprattutto ai tifosi di fede laziale. Destinatario Luis Alberto.

Milinkovic-Savic messaggio a Luis Alberto

Già Luis Alberto, quando si accende lui, non ce n’é per nessuno e non sarebbe giusto non rimarcare che la Lazio senza le sue giocate non andrebbe oltre.

Il genio, i piedi fatati e la sregolatezza caratteriale ne dipingono in fondo un profilo di cui la compagine capitolina non può fare a meno. Lo spagnolo è il plus della Lazio nonché il giocatore per cui vale la pena andare allo stadio.

Dotato di un tocco di palla che non ha eguali nel massimo campionato italiano e forse anche in europa quando è in serata non solo fa girare tutta la squadra a meraviglia, ma fa girare letteralmente la testa agli avversari che vanno puntualmente in bambola.

Lo sa anche Serjei Milkovic Savic tutto questo. Appena su Instagram lo spagnolo ha scritto:

Partita difficilissima, ma grazie al grande sforzo di tutta la squadra torniamo a casa con tre punti molto complicati

l’ex compagno di squadra da poco approdato in Saudi League ha risposto con un emoji dagli occhi innamorati e una bacchetta magica.

Già gli occhi innamorati e la bacchetta magica portano a pensare in maniera indiscutibile quanto questi due segni siano segno tangibile che Luis Alberto venga considerato un mago del pallone non soltanto da tifosi e appassionati ma anche da chi il calcio professionistico lo gioca e lo respira tutti i giorni, compreso il suo ex compagno laziale.

Luis Alberto, le due magie al Maradona

Nei due gol della Lazio c’è lo zampino di Luis Alberto. Il fantasista spagnolo quando si accende diventa inarrivabile, nel senso che nessun avversario riesce a capire le intenzioni del laziale.

Luis Albero non gioca solo coi piedi ma frega l’avversario in partenza, queste dote apparteneva a un grande calciatore degli anni 70/80: le roi Michel Platini.

Il primo gol porta il suo nome. E’ proprio sua la marcatura quando alla mezz’ora del primo tempo sul passaggio dal fondo di Felipe Andersson, il numero 10 biancoceleste mette di tacco in fondo al sacco l’1-0.

Il secondo gol: Felipe Andersson, porta via il pallone tra i piedi di Zielinski a metà campo, se ne va sulla fascia da dove lascia partire un rasoterra verso il centro. Velo di Luis Alberto e palla che finisce a Kamada che da dentro l’area di rigore tragìfigge col suo mancino Meret.