Quanto dura il calore del cane? Il momento in cui la femmina del cane va in calore è molto delicato. Il maschio, sentendo l’odore è guidato dall’istinto riproduttivo e cambia il suo comportamento, molti infatti pensano che anche maschio vada in calore ma questo non avviene.

Il periodo del calore è anche chiamato ciclo estrale e mediamente può durare 21 giorni. In alcuni esemplari di cane femmina, però, può durarne anche 28.  

Il ciclo estrale corrisponde all‘alternarsi fisiologico dei cambiamenti ormonali tipici della femmina che fanno si che l’organismo sia in grado di riprodursi, solo in un determinato momento.

La regola fondamentale da ricordare però, è quella di far sì che durante il calore il cane femmina non entri in contatto con esemplari maschi per almeno 35 giorni.

Nel cane femmina questo processo si compone di diverse fasi, la cui durata è variabile e dipende dalla razza e dal soggetto stesso.

Le fasi sono:

  • Proestro: la fase di crescita follicolare che ha una durata di circa 9 giorni.
  • Estro: la fase in cui avviene l’ovulazione che ha una durata media di 9 giorni.
  • Diestro: la fase in cui il progesterone inizia ad aumentare le sue concentrazioni e predispone l’utero ad un’eventuale gravidanza, anche se non c’è stata la fecondazione. Questa fase ha una durata di circa 2 mesi.
  • Anaestro (o Interestro): la fase silente che intercorre tra un calore e l’altro. Nella fase di Anestro gli organi riproduttori sono a riposo e si preparano per un nuovo ciclo. Ha una durata compresa tra 3 e 5 mesi ed è il periodo in cui si dovrebbe fare la sterilizzazione.

Quanto dura il calore del cane: ogni quanto avviene

Il primo calore nel cane compare dopo i 6 mesi di vita ma anche in questo caso esiste una certa variabilità legata alla razza e alla taglia. Nel cane di taglia piccola la comparsa del primo calore avviene generalmente prima, rispetto a femmine di taglia grande.

Quello da tenere a mente è che i calori non devono comparire a intervalli inferiori ai 4 mesi.

Il calore è composto dalle fasi di proestro ed estro e dura in media 2 settimane.

Le prime manifestazioni visibili di calore comprendono:

  • aumento di dimensione dei genitali esterni (edema vulvare)
  • comparsa di perdite ematiche, più o meno abbondanti.

Le perdite vulvari ematiche permangono durante la fase del proestro ed estro e diventano sempre meno intense mano a mano che procede il calore.

Per evitare gravidanze non desiderate, è importante impedire che avvenga appunto l’accoppiamento. Il consiglio è quello di fare molta attenzione ai contatti tra la femmina e cani maschi non castrati, soprattutto se la femmina vive in giardino o se si frequentano spesso dei parchi.

Nel caso in cui maschi e femmine vivano insieme, è indispensabile separare i due soggetti per tutta la durata del calore proprio perché a volte alcune femmine rimangono fertili anche dopo la scomparsa dei segni di calore.

Come gestire il cane in questa fase

Vivere i giorni in cui è in calore, soprattutto se capita per la prima volta, può dimostrarsi un’esperienza stressante per il cane. Ecco alcuni consigli su cosa fare in questo momento delicato:

  • concedile coccole extra;
  • rassicurala con calma e pulirla bene se le capita di sporcare in giro a causa delle perdite di sangue. A casa si può gestire il sanguinamento con mutandine apposite per cani;
  • assicurati che mangi bene e che beva molta acqua.

Per alleviare lo stato di agitazione a cui è sottoposta durante questi giorni è consigliabile portarla fuori più spesso e cercare di farla camminare o correre.

Molto utile anche l’intrattenimento con giochi e attività di masticazioni, che riescono a distrarla e ad abbassare il livello di stress.

Il cane maschio va in calore?

Nel cane maschio non esiste il calore come avviene nella femmina. Il maschio non castrato infatti risponde d’istinto alla stimolazione ormonale causata, dalle femmine in calore.

Quando accade, il maschio adotta dei comportamenti tipici come:

  • nervosismo
  • vocalizzazioni
  • diminuzione dell’appetito
  • tentativi di fuga
  • può diventare più territoriale
  • iniziare a marcare con l’urina il territorio circostante.