L’edizione 2023 della Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica, Venezia 80, è incredibilmente anche la prima con Dario Argento. Il maestro del cinema horror, tra gli artefici dei brividi più forti mai portati sul grande schermo, è arrivato al Lido quasi alle chetichella e sulle ali di “Panico“, il documentario firmato da Simone Scafidi sull’ottantaduenne cineasta romano, autore tra gli altri di “Profondo Rosso“, “L’uccello dalle piume di cristallo” e “Suspiria“. A Venezia arriva dunque oggi, quando “il cinema è cambiato. E per fortuna“.
A Venezia 80, la prima volta al Lido di Dario Argento al Lido: “Il cinema è cambiato, per fortuna”
“A Venezia non mi hanno mai invitato – ha spiegato Argento in questa conferenza stampa raccolta da Thomas Cardinali – perché sceglievano per lo più film politici e i miei non venivano proprio considerati. Con gli anni è cambiato tutto e sono cambiati i registi, ma soprattutto la cultura. Oggi, già se guardi nelle edicole i fumetti e i libri, scopri che anche quelli sono diversi. Un cambiamento credo per il meglio“.
L’autore assicura inoltre di non essersi mai sentito amareggiato dai mancati inviti. Anzi, “vengo da un mondo dentro di me che mi ha sempre spinto a ribellarmi e dire no. Pensavo fosse giusto che non mi chiamassero qui, perché non mi trovavo in quei film. Era anche piacevole perché il mio pubblico amava comunque le mie pellicole quando arrivavano in sala”.
Paradossalmente, a non essere d’accordo potrebbe essere proprio uno degli interpreti di quel cambiamento, il regista danese Nicolas Winding Refn, che di recente ha parlato delle piattaforme streaming come di entità corrotte “dai soldi e dalla cocaina dell’industria cinematografica”. “Un’ipotesi personale di Refn – il commento di Argento – Lui è una persona intelligente, colta e spiritosa”.
Con “Panico”, Dario Argento interpreta sé stesso e nel frattempo sogna Venezia…
Accanto al maestro c’è l’allievo, Simone Scafidi, 45 anni, che ha sottolineato: “Dario è stato eccezionale in veste d’attore e ha reso le battute perfettamente sue. Per me è stata una grande fortuna vederlo recitare”. “In ‘Vortex‘ – aggiunge Argento – ho recitato un ruolo e ho pure preso un premio a Cannes. Qui c’è qualcuno che cerca di entrare nella mia anima, cercando di raccontare i miei pensieri. Se c’è riuscito lo direte voi e il pubblico”.
Dopo l’attore anche un film da girare proprio a Venezia? Chissà. “Mi piacerebbe, ma sarebbe molto costoso. Qui girano i campioni d’incassi. Ho fatto tanti sogni su Venezia“.
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