La Lazio sbanca per la seconda volta in pochi mesi il Diego Armando Maradona con una prestazione tosta e di grande carattere. L’asse Felipe AndersonLuis Alberto scardina la difesa di Rudi Garcia mettendo a nudo i difetti dei campioni di Italia che perdono le distanze fino a rischiare una sconfitta più rotonda. Prima gioia per Daichi Kamada che batte Meret con un fendente mancino che regala i tre punti, ottimo ingresso anche per l’ultimo arrivato Guendouzi. Per i padroni di casa buona prestazione di Piotr Zielinski che ha trovato il momentaneo pareggio così come ha mostrato di essere già in forma Kvaratskhelia.

Le pagelle del Napoli

Meret 5,5 – Una serata da incubo dove raccoglie quattro volte il pallone nella propria porta ringraziando il var che ne annulla la metà per dei corretti fuorigioco. Non ha colpe su Luis Alberto lasciato colpevolmente solo a pochi metri così come sul diagonale mancino di Kamada che si infila nell’angolino.

Di Lorenzo 5 – Quando spinge è pericoloso perchè ha una grande capacità di leggere l’azione con i tempi giusti, discutibili qualche suo cross che non finisce mai sulla testa dei compagni. I dolori sono in fase difensiva con un secondo tempo dove Zaccagni era sistematicamente libero di attaccarlo alle spalle.

Rrahmani 5 – Un paio di buone chiusure su Immobile in campo aperto per non correre rischi uscendo anche elegantemente col pallone fra i piedi. Va in bambola come tutta la squadra nel secondo tempo perdendo le distanze dai compagni senza riuscire ad arginare gli attacchi dei biancocelesti.

Juan Jesus 5 – Si perde totalmente Luis Alberto in occasione del vantaggio laziale, è solo il primo di una serie di sbavature che sono evidenti per tutta la partita. Non riesce mai a raddoppiare sull’esterno quando Felipe Anderson accelera permettendo al brasiliano di inventare le giocate dei gol.

Oliveira 5 – Affrontare Felipe Anderson quando è in serata di grazia non è semplice ma stasera proprio non va. Dietro il brasiliano lo salta con puntualità svizzera, se prova a spingere sono i compagni a combinare disastri lasciando praterie alle sue spalle su cui non può recuperare.

Dal 65′ Mario Rui 5,5 – Appena entrato viene graziato dal Var che annulla per fuorigioco la rete di Mattia Zaccagni, l’esterno della Lazio era solo con la spalla oltre il terzino portoghese che, colpevolmente, era troppo basso. Qualche cross buttato in area senza troppa precisione.

Anguissa 5 – L’infortunio muscolare ad inizio agosto ha minato la sua preparazione, è apparso lento e impacciato. Ne copre ne spinge.

Lobotka 6 – Organizza il gioco, si prende tanti falli e prova a tamponare le folate avversarie. La buona volontà non gli manca ma è costretto ad alzare bandiera bianca nella ripresa.

Zielinski 6,5 – Finchè le gambe reggono è il migliore in campo. Inventa e crea come solo i grandi giocatori sanno fare, fortunato in occasione dell’1-1 con la triplice deviazione ma cala troppo in fretta sparendo dal campo.

Dall’84’ Simeone SV

Politano 5,5 – Affonda spesso ma mai in maniera decisiva, perde la partita e il duello fra ex compagni con Hysaj che ne prende le misure senza affanni,

Dal 75′ Lindstrom 5,5 – Un tiro alle stelle e troppo poco altro per un giocatore su cui saranno investiti 25 milioni di euro.

Osimhen 5,5 – Voglia, impegno, grinta e cattiveria si vedono in campo, mancano la precisione al momento del tiro in porta fra colpi di testa sbilenchi e conclusioni sopra la traversa.

Kvaratskhelia 6 – Lanciato titolare per la prima volta in stagione, il passo e le qualità sono quelle note ma finisce troppo presto la benzina nelle gambe.

Dal 65′ Raspadori 5 – Doveva guidare la riscossa con la sua freschezza, finisce per adeguarsi al livello generale senza mai un guizzo.

All. Garcia 5 – L’inizio è da grande squadra che vuole aggredire la partita con personalità. La rete subita fa vacillare tutte le certezze, nemmeno l’immediato pareggio sveglia i campioni d’Italia che cadono nella ripresa.

Le pagelle della Lazio

Provedel 6,5 – Nessuna parata straordinaria ma non sbaglia un intervento che sia una deviazione in angolo o una uscita. Per batterlo è servita una carambola sfortunata.

Marusic 6 – Primo tempo di enorme sofferenza sul georgiano che gli scappa più volte, recupera tutto nei minuti finali quando sventa un contropiede di Raspadori.

Casale 6,5 – Dimostra che la chiamata in nazionale non è causale. Chiude Osimhen dominando sui palloni aerei senza disdegnare qualche pallone in tribuna.

Romagnoli 7 – Le critiche dopo le prime giornate non gli sono piaciute, ha guidato la difesa da leader concedendo poco o niente al miglior attaccante del campionato.

Hysaj 7 – Coraggioso e tenace nell’affrontare senza timore Politano e Di Lorenzo ritrovandosi spesso anche in inferiorità numerica. Il ritorno dell’albanese è una benedizione per la difesa biancoceleste.

Dall’81’ Pellegrini SV

Kamada 7 – Deve giocare per trovare la forma e l’intesa migliore con i nuovi compagni, fatica tanto all’inizio ma il diagonale mancino decisivo vale più di ogni altra giocata o errore.

Dal 65′ Guendouzi 7 – Muscoli e qualità in un momento della partita dove bisognava soffrire ma anche ripartire. Assist e gol per due reti annullate dal Var, sarebbe stato un debutto da sogno.

Cataldi 6,5 – Prestazioni dai due volti: una mezzora dove fa enorme fatica ad entrare in partita, il lancio per il vantaggio lo trasforma e da quel momento non sbaglia mai nulla.

Luis Alberto 7,5 – Un gol di tacco e un velo per l’1-2 che sono roba da capogiro. Lo spagnolo è il leader tecnico di questa squadra e questa sera ha dominato la scena.

Felipe Anderson 7,5 – Quando è in serata diventa davvero infermabile. La palla del vantaggio racchiude tutto il genio brasiliano, l’azione del raddoppio rappresenta l’insegnamento europeo.

Dall’80’ Pedro SV

Immobile 7 – E’ anima e capitano della Lazio, lotta su tutti i palloni sacrificandosi per i compagni e festeggiando la vittoria anche se non ha mai tirato in porta.

Dal 93′ Castellanos SV

Zaccagni 6,5 – Fuori dalla partita per tutto il primo tempo fra recuperi difensivi lenti e palloni persi, sale in cattedra nella seconda metà ma ci pensa l’arbitro ad annullare i sogni di gloria personali.

Dal 93′ Isaksen SV

All. Sarri 7,5 – La Lazio scaccia i dubbi trovando i primi tre punti in campionato con una prestazione da squadra matura. Soffre la veemenza del Napoli e poi riparte chiudendo con un 1-2 che poteva avere dimensioni ben più larghe.