Una trattativa lunga e complicata fatta di incontri, telefonate, passi in avanti e brusche frenate. A un certo punto sembrava quasi che l’Inter avesse deciso di abbandonare la pista e invece poi così non è stato: Benjamin Pavard voleva i nerazzurri e raggiunto il suo obiettivo. L’operazione con il Bayern Monaco non è stata semplice e la fumata bianca è arrivata quando eravamo ormai agli sgoccioli della sessione estiva di mercato. Trattenere un calciatore contro la propria voglia, però, non avrebbe giovato a nessuno. E così il duo formato da Ausilio e Marotta ha fatto uno sforzo ulteriore; l’entourage del difensore ha mediato; e i tedeschi lo hanno lasciato partire. Tutto è bene quel che finisce bene. Ma a bocce ferme, a raccontare come sono andate davvero le cose, ci ha pensato l’agente di Pavard, Max Bielefeld, intervenuto ai microfoni di Sky Sport Deutschland.
Pavard all’Inter: il retroscena di mercato
L’entusiasmo da parte dei tifosi nerazzurri e il sorriso stampato sul volto del difensore. L’arrivo di Benjamin Pavard all’Inter ha riacceso un ambiente che sembrava essersi spento nel corso degli ultimi giorni di mercato. L’ufficialità del trasferimento del francese, dal Bayern Monaco al club del presidente Zhang, è arrivata ormai da un paio di giorni e adesso mister Inzaghi non vede l’ora di poterlo schierare in campo. Chissà che per Benji l’occasione non possa arrivare già nella gara di domani contro la Fiorentina. Di sicuro incontrerà San Siro e sarà già questa una bella emozione. L’operazione con i tedeschi non è stata semplice, l’accordo sembrava ogni volta sfumare e il nervosismo era tangibile. A un certo punto sembrava addirittura che Pavard non si volesse più allenare con il resto della squadra per lanciare un segnale chiaro sul mercato.
A far chiarezza, ora che la trattativa si è conclusa, ci ha pensato direttamente l’agente del calciatore, Max Bielefeld, che è intervenuto ai microfoni di Sky Sport Deutschland. “Nessuno sciopero dagli allenamenti – tuona il procuratore – la verità è che aveva dei problemi alla schiena. Ora è molto contento. Per lui era molto importante provare nuovi stimoli e una nuova avventura dopo sette anni in Germania. Quando Stanisic è stato ceduto in prestito, noi avevamo già avviato i contatti con l’Inter. Hasan Salihamidzic lo sapeva da maggio che Benji voleva lasciare la Baviera. Presumiamo, quindi, che lo sapessero anche gli altri dirigenti del club, non solo Brazzo. Anche il mister, Thomas Tuchel, era a conoscenza della situazione. Con lui abbiamo un ottimo rapporto”.
La posizione in campo
Una nuova squadra, nuovi stimoli, nuovi compagni e nuovi obiettivi. È di questo, insomma, che aveva bisogno Pavard. Ma Max Bielefeld non si ferma qui e aggiunge altre motivazioni alla scelta del difensore: “Nella rosa attuale il Bayern ha tre difensori centrali. Parlo di de Ligt, Kim e Upamecano. Questo vuol dire che Benji avrebbe dovuto giocare terzino destro ed è un ruolo che non vuole più fare. Lo ha detto chiaramente. All’Inter sarà diverso e potrà giocare anche al centro della difesa. Lasciare la Germania dopo sette anni è stata anche una decisione di carriera, ma anche una scelta di vita”.
Il numero di maglia
Un’operazione da 30 milioni di euro più bonus, Pavard è stato accontentato. Difensore d’esperienza internazionale, saprà dare il suo contributo anche in Champions League. La prima convocazione è già arrivata. Domani saluterà tutti i suoi nuovi tifosi allo stadio San Siro in occasione della sfida di campionato contro la Fiorentina e chissà che Inzaghi non gli regali già l’esordio. Intanto la maglia nerazzurra con il suo nome è stata stampata. Il difensore francese ha scelto il numero 28. Rappresenta il suo giorno di nascita ed è lo stesso numero che ha già vestito anche tra il 2015 e il 2017 con la maglia del Lille.