Un sapore agrodolce per il mercato della Salernitana tra la gioia di essere riusciti a trattenere un big come Boulaye Dia e la perdita di elementi di esperienza rimpiazzati con tanti giovani di belle speranze. Il tecnico portoghese Paulo Sousa non ha nascosto che servirà tempo per integrare i nuovi arrivati all’interno del sistema di gioco granata, intanto ha portato due punti in classifica con altrettanti pareggi fra l’esordio allo Stadio Olimpico contro la Roma e l’1-1 all’Arechi con l’Udinese. In attesa del match a Lecce di domani sera, ha fatto un bilancio del mercato il Direttore Sportivo dei campani Morgan De Sanctis.
Mercato Salernitana
Due salvezze consecutive raggiunte senza affanni nel finale ma con un cambio di allenatore durante il percorso. Al timone ora ci sta Paulo Sousa che in poco tempo ha saputo dare una identità di gioco alla squadra campana ma adesso dovrà rimboccarsi le maniche perchè sono cambiati diversi interpreti di spessore. I trascinatori rimangono Antonio Candreva e Boulaye Dia, intorno a loro un gruppo giovane che deve ambientarsi nel minor tempo possibile per arrivare ad una salvezza tranquilla.
E’ stata una sessione di mercato complicata ma, allo stesso tempo, soddisfacente. Ci siamo preoccupati soprattutto di resistere alle numerose richieste di informazioni per i nostri giocatori migliori. La squadra andava completata e abbiamo agito considerando anche gli investimenti fatti entro il 30 giugno, mi riferisco al riscatto di Pirola e Dia e al rinnovo di Ochoa. La nostra strategia è stata quella di investire sui giovani. Avendo una base fatta di certezze, e lo hanno dimostrato l’anno scorso sia nella prima e sia nella seconda parte, ritenevamo giusto agire così.
Tra me, allenatore e proprietà ci sono scelte condivise. Il mister non può conoscere tutti i giocatori, ancor più se sono giovani e vengono da campionati importanti. Costil è stato allenato da Sousa, Cabral e Legowski li conosceva. Gli altri quattro ragazzi cercheranno di farsi conoscere e ci riusciranno. Non c’è dicotomia tra il mio pensiero e quello del mister che, riguardo Kastanos, pure aveva detto di non conoscerlo però poi sappiamo quali risultati abbia ottenuto. C’è comunione d’intenti e Sousa è l’allenatore ideale per sviluppare il talento di questi giocatori.
A Sousa chiediamo di salvarci prima possibile giocando un calcio soddisfacente per noi e per i tifosi che fanno tanti sforzi per seguire questa squadra. Il campionato di serie A, anche in virtù dei risultati delle prime due gare, è probabilmente più competitivo. Perchè le 7-8 che lotteranno per non retrocedere si sono rinforzate. Aggiungo: nel mercato italiano c’è poca solidarietà, si fa più fatica a trovare le condizioni giuste per fare operazioni tra club della stessa categoria o addirittura di serie B. Ho riscontrato un approccio più complicato
Le sirene principali sono arrivate per Boulaye Dia. L’attaccante senegalese è stato acquistato dal Villareal per 12 milioni di euro a giugno scorso finendo nei radari di diverse big. In Italia si è parlato di lui in chiave Fiorentina, Lazio, Roma e Milan visto l’esistenza di una clausola da esercitare entro il 20 luglio per prelevarlo a 25 milioni. Un lieto fine per i tifosi che speravano fino all’ultimo di completare l’organico con un esterno di piede mancino, rammarico di Morgan De Sanctis.
Su Dia mi permetto di lanciare un messaggio chiaro: pretendendo il rispetto della Salernitana, del sottoscritto, della storia del club e della sua tifoseria. Per quanto riguarda gli obiettivi sfumati volevamo un braccetto di piede sinistro che sapesse giocare anche sulla fascia. Nell’ambito di quelle che sono state le trattative bisognava associare alle entrate anche alle uscite, sotto questo aspetto abbiamo avuto delle difficoltà.
Un conto è non cedere per scelta e per offerte basse, un altro è avere gente che non rientrano nei piani e bisogna piazzarli. Tra questi ci sono Simy e Valencia. Rispetto a Bradaric, non si può sottovalutare che l’alternativa in quel ruolo è Mazzocchi che, nella prima parte della scorsa stagione, ha fatto benissimo in quella posizione. Non a caso ha raggiunto la Nazionale. Anche Kastanos può agire come quinto. Potrei dire che il mercato non è mai chiuso perchè ci sono possibilità interessanti tra gli svincolati, ma come rosa siamo assolutamente completi e non siamo ossessionati dalla ricerca di altro