Perché vengono i crampi muscolari? I crampi sono contrazioni o spasmi improvvisi e involontari di uno o più muscoli che possono colpire varie parti del nostro corpo.

Di solito questo fenomeno è innocuo, anche se può provocare dolore e rendere per un breve lasso di tempo impossibile l’uso del muscolo colpito.

Molte volte insorge dopo un’intensa attività fisica altre volte invece può nascere anche quando il muscolo si trova a riposo, ad esempio durante il sonno durando pochi secondi o, al massimo, qualche minuto.

Perché vengono i crampi: le cause

Un crampo di fatto è una contrazione che tende a passare in pochi minuti. Può essere improvvisa ed involontaria e riguardare un muscolo o un gruppo di muscoli seguita da una sensazione di dolore, che può essere più o meno intesa a seconda dei casi.

In alcuni casi oltre al dolore dovuto alla brusca contrazione muscolare, si può anche essere in grado di individuare sotto la pelle un indurimento del tessuto muscolare.

La maggior parte delle volte la causa dei crampi muscolari è da ricercare in una delle seguenti condizioni:

  • lunghi periodi di esercizio o lavoro fisico, soprattutto durante la stagione calda;
  • disidratazione;
  • mantenimento di una posizione per un periodo troppo lungo di tempo;
  • assunzione di alcuni farmaci, come i diuretici.

Quali sono i rimedi

In caso di crampi muscolari alle gambe bisogna subito interrompere l’attività in corso e cercare di distendere il muscolo con dello stretching o praticando un massaggio.

Durante la fase iniziale del crampo si può alleviare il dolore riscaldando la parte colpita, ma quando questo comincia a diminuire sarebbe bene utilizzare un impacco con ghiaccio in modo da raffreddare il muscolo.

Se il muscolo dopo alcuni minuti resta indolenzito potrebbe essere il caso di assumere degli antinfiammatori. Nel caso in cui il dolore non passasse e la situazione diventasse ben più seria potrebbe volerci anche l’uso di altri farmaci prescritti dal medico.

Siccome la causa più comune dei crampi durante l’attività fisica è dovuta ad un’idratazione non sufficiente, sicuramente bere acqua e assumere integratori di sali minerali può aiutare a far passare in minor tempo il dolore.

Per prevenire i crampi muscolari è consigliabile:

  • Evitare la disidratazione, bevendo in modo adeguato tutti i giorni in base alla propria età, attività fisica e/o lavorativa, tenendo conto del proprio stato di salute e di eventuali farmaci che si assumono;
  • Allungare i muscoli: è infatti fondamentale effettuare esercizi di stretching muscolare prima e dopo qualsiasi sforzo fisico.
  • Se si soffre di crampi notturni, è importante fare stretching e svolgere una leggerissima attività fisica prima di andare a letto, in questo modo si può aiutare a prevenirne l’insorgenza.

Se il crampo colpisce il polpaccio della gamba è bene seguire alcuni accorgimenti:

  • Estendere la gamba e flettere il piede in alto, piegandolo alla caviglia in modo che le dita puntino verso il mento.
  • Camminare sui talloni per qualche minuto.

Quali malattie si possono associare ai crampi muscolari?

I crampi muscolari, spesso sono innocui ma in alcuni casi possono anche essere segno della presenza di diverse patologie:

  • Restringimento delle arterie che forniscono sangue alle gambe (aterosclerosi periferica).
  • Compressione dei nervi nella colonna vertebrale a livello lombare.
  • Malattie che interessano il sistema muscolare.
  • Squilibri metabolici legati alla mancanza nell’organismo dei giusti livelli di potassio, calcio e magnesio.
  • Acidosi metabolica.
  • Insufficienza renale.
  • Ipotiroidismo.
  • Tromboflebite.
  • Trombosi venosa profonda.
  • Vene varicose.

Ciò che può aumentare il rischio di sviluppare crampi muscolari è sicuramente anche l’età avanzata, lo stato di gravidanza o la presenza di altre patologie.

Nel caso in cui i crampi alle gambe durassero più di 10 minuti e non migliorassero, nonostante l’esercizio o si sviluppassero dopo il contatto con sostanze che potrebbero essere tossiche o dopo l’esposizione ad elementi come mercurio o piombo è necessario rivolgersi immediatamente al medico o chiamare il 118.