È un Andy Diaz in gran forma a vincere in 17,43 (-0.7 il vento) la gara di salto triplo al meeting nello splendido “Egret Stadium” di Xiamen, in Cina, dodicesima tappa di Diamond League. Secondo posto per il fresco campione del mondo, il burkinabé Hugues Fabrice Zango, con 17.07 (-0.4). Terzo lo statunitense Donald Scott, con 16,65 (-0.8).

Successo per Andy Diaz della Libertas Unicusano Livorno al meeting di Xiamen. Battuto anche il campione del mondo Zango

Per il ragazzo nato a L’Avana il giorno di Natale del 1995, e che a febbraio ha ottenuto la cittadinanza italiana, anche un 17,25, oltre a un 16,95 e (staccando a mezzo metro dall’asse di battuta, scivolando) un 16,70. Il 27enne che difende i colori della Libertas Unicusano Livorno e che, sempre all’Unicusano, ha ottenuto la certificazione PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), non ha potuto recentemente disputare i Mondiali di Budapest.

Come Tag24 ha spiegato qui, Andy potrà infatti vestire l’azzurro solo dopo il 3 agosto del prossimo anno, tagliato fuori dagli Europei di Roma ma nella condizione di poter disputare le Olimpiadi di Parigi. Così impone la burocrazia, sebbene detenga già il record italiano di 17,75, stabilito lo scorso 2 giugno a Firenze superando il precedente primato di Fabrizio Donato, oggi suo allenatore.

Marcell Jacobs torna a Xiamen, in Cina, con un settimo posto e 10.05

Riparte da un settimo posto così così, eguagliando lo stagionale di 10.05 (+0.4 il vento), Marcell Jacobs, dopo l’argento con la 4×100 ai Mondiali di Budapest. Successo per lo statunitense Christian Coleman, eguagliando il miglior crono dell’anno di 9.83, seguito dal giamaicano Thompson, con il personale di 9.85, e dal campione del mondo 2022 Kerley, con 9.96. 

In una serata da 31°C, miglior prestazione mondiale dell’anno, sui 3000 donne, della keniana Beatrice Chebet, con 8:24.05; e dell’ucraina Yaroslava Mahuchikh, nel salto in alto, con 2,02.

Vittoria nei 110 ostacoli per il giamaicano Hansle Parchment in 12.96; nel lungo per la campionessa mondiale serba, Ivana Vuleta, con 6,88 (-0.4); nei 3000 siepi per il marocchino Soufiane El Bakkali in 8:10.31; nei 400 per il grenadino Kirani James con il primato del meeting di 44.38 e, al femminile, per la dominicana Marileidy Paulino anche lei al record della manifestazione: 49.36.

Per gli altri italiani, quarta Ayomide Folorunso in 54.08 (seconda prestazione in carriera, a 19/100 dal suo primato nazionale) nei 400 ostacoli con tripletta giamaicana e la vincitrice Rushell Clayton a 53.56; dodicesimo in 1:45.42 Simone Barontini in un 800 dominato dallo splendido 1:43.20, miglior prestazione al mondo 2023, del keniano Emmanuel Wanyonyi; quindicesima Gaia Sabbatini (4:07.94) nei 1500 della etiope Freweyni Hailu (3:56.56). Tre nulli e gara senza misura per Daisy Osakue nel disco vinto dalla cinese Bin Feng con 67,41.

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