L’Agcom usa il pugno di ferro contro lo streaming illegale e annuncia di aver oscurato 45 siti pirata che trasmettevano partite di Serie A e B.

Agcom chiude 45 siti pirata che trasmettevano partite di calcio di Serie A e B dopo le segnalazioni di DAZN

L’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) sembra determinata a dichiarare guerra contro la pirateria informatica e lo streaming illegale delle partite di calcio.

L’ente ha annunciato oggi, 1 settembre, di aver oscurato 45 siti che hanno trasmesso illegalmente le partite delle prime due giornate dei campionati italiani di Serie A e Serie B. Dopo le pressioni e le denunce di DAZN, l’Autorità ha disabilitato l’accesso a questi siti, disponendo ordini cautelari ai sensi dell’articolo 9-bis del regolamento sul diritto d’autore online (Delibera n. 680/13/CONS).

La nuova legge antipirateria è entrata in vigore, attesa per il tavolo tecnico

La battaglia dell’Agcom alla pirateria informatica dovrebbe trovare un alleato importante nella legge antipirateria (legge 93/2023) recentemente entrata in vigore. La legge promette, infatti, di disabilitare i siti che trasmettono illegalmente entro 30 minuti dall’inizio della diffusione dell’evento sportivo.

Tuttavia, il provvedimento è, allo stato delle cose, ‘monco’, poiché la piattaforma che dovrà intervenire sui siti illegali non può ancora farlo concretamente, con un tavolo tecnico convocato per il prossimo 7 settembre per risolvere la questione.

Un problema, quello dello streaming illegale delle partite di calcio, che ha conosciuto nuovo vigore negli ultimi anni anche per colpa dei continui problemi di trasmissione della piattaforma streaming DAZN, a fronte di aumenti del costo degli abbonamenti che hanno fatto infuriare moltissimi utenti.