Quanto è profondo il lago di Loch Ness? Si calcola che nel punto più profondo, Loch Ness abbia una profondità di circa 230 metri. Il lago è lungo 37 chilometri e contiene il maggior volume di acqua dolce di tutta la Gran Bretagna.

Loch Ness è un famoso lago che si trova nelle Highlands scozzesi con il fiume Ness come via d’uscita. Si tratta del secondo lago più profondo della Scozia ed ha la profondità media più alta di tutti i laghi scozzesi.

Questo è dovuto al fatto che le grandi profondità del lago continuano quasi fino alla battigia e le oscillazioni superficiali causate dal riscaldamento differenziale, producono poca flora all’interno delle acque del lago.

Loch Ness ha ottenuto senza dubbio una grande fama grazie alle tante leggende legate a Nessie, il mostro che vive in queste acque e che da decenni alimenta la fantasia di scrittori, turisti e appassionati di misteri.

Il lago è diventato famoso grazie alla leggenda del mostro che vivrebbe proprio in queste acque incrementando sicuramente il business del turismo, ma anche la particolare bellezza del lago stesso che appare molto profondo e avvolto quasi sempre dalla nebbia, dal freddo e dal clima uggioso tipico della Scozia.

Quanto è profondo il lago di Loch Ness: la leggenda del mostro

Sicuramente a rendere sempre più famoso il lago è la leggenda che gli ruota intorno. La creatura che vivrebbe nelle acque dolci di questo bacino idrico sarebbe infatti Nessie, un mostro lungo e sottile di colore verde con gobbe nere. Nella coda e nella testa il mostro risulterebbe molto simile ad un serpente, ma nel suo aspetto totale ricorderebbe di più un brontosauro.

Secondo una delle leggende più famose al mondo questo mostro vivrebbe nelle profondità del lago scozzese Loch Ness, da cui emerge in rare occasioni. C’è chi dice che lo faccia perché in realtà si tratta di una timida creatura che non vuole farsi vedere e chi invece sostiene che alla luce del giorno Nessie preferisca l’oscurità degli abissi.

Gli avvistamenti del mostro

Il primo avvistamento di questa misteriosa creatura risale al 564, quando il monaco irlandese San Colombo con le sue preghiere riuscì a ricacciare nel lago un essere mostruoso che era aveva divorato un suo fedele servitore.

L’esistenza di un mostro marino che vivrebbe nel lago scozzese è rimasta per molto tempo solo una credenza popolare e molto probabilmente il mito di Nessie è collegato allo spirito dell’acqua che popola numerose leggende.

Tutto cambiò durante gli anni Trenta del Novecento quando vennero iniziati i lavori di costruzione della A82, la strada che costeggia il lago in Scozia.

Secondo i fedeli sostenitori dell’esistenza di Nessie infatti il rumore e la confusione dei lavori avrebbero risvegliato il mostro che per secoli ha vissuto sul fondo del lago. Per questo il numero di avvistamenti sarebbe aumentato.

La prima foto considerata ufficiale risale al 1934, scattata da R.K.Wilson e passata alla storia come “Surgeon’s Photo”, in seguito però smentita. Il mostro ritratto in foto infatti altro non sarebbe che una sagoma a forma di testa di serpente attaccata ad un sottomarino giocattolo.

Il mostro di Loch Ness oggi

Per molte persone questa misteriosa creatura ancora oggi altro non è che un’illusione ottica o una storia inventata ad hoc per attirare turisti da tutte le parti. Anche se ci sono persone fermamente convinte della sua esistenza.

Ad oggi infatti le testimonianze sull’esistenza del mostro di Loch Ness sono più di mille ma non ci sono ancora prove scientifiche sull’esistenza di Nessie.

Da alcuni giorni però è iniziato il raduno organizzato dal “The Loch Ness Centre” in collaborazione con il gruppo di “Loch Ness Exploration” alla caccia del leggendario mostro marino.

Per l’occasione migliaia di appassionati e visitatori provenienti da ogni parte del mondo hanno deciso di partecipare al programma per perlustrare in lungo e in largo le superfici del lago d’acqua dolce alla caccia di Nessie.

Tutto viene scandagliato nei minimi dettagli e qualsiasi movimento sospetto delle acque del lago viene segnalato agli organizzatori del raduno.