Quali sono le cause dell’incidente avvenuto nella mattinata di ieri a Brandizzo in provincia di Torino? Dopo la tragedia che ha provocato la morte di 5 operai investiti e uccisi da un treno nella notte di Giovedì scorso, la procura di Ivrea ha deciso di aprire un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo a carico di ignoti.

Gli investigatori in queste ore stanno raccogliendo qualsiasi materiale utile all’inchiesta e stanno continuando a sentire persone per ricostruire la vicenda.

Nel frattempo sono stati ascoltati come persone informate sui fatti anche i due macchinisti a bordo del convoglio e che dopo l’incidente si trovavano sotto shock così come i due operai rimasti illesi.

L’uomo scampato alla morte ha raccontato di aver perso l’equilibrio a causa dello spostamento dell’aria per il passaggio del treno mentre il secondo operaio era al lavoro con delle attrezzature poco distante dal luogo dell’impatto.

Dall’ospedale di Chivasso i medici fanno sapere:

“Ci hanno dato informazioni frammentarie, non hanno impedimenti nel parlare ma psicologicamente non sono nella possibilità di interloquire”.

Cause incidente Brandizzo: proseguono gli accertamenti per chiarire la dinamica

Per fare luce sull’accaduto sono ancora da chiarire diversi aspetti. Come prima cosa si dovrà accertare se al momento dell’incidente c’era o meno un’interruzione della linea come avrebbe dovuto avvenire.

Sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti anche la verifica delle apparecchiature del convoglio che ha investito e ucciso gli operai.

Proseguono anche gli accertamenti da parte di Rfi per ricostruire la dinamica e le cause dell’incidente. In particolare è sotto indagine il rispetto della procedura di sicurezza vigente.

Questo genere di interventi di manutenzione, che riguardavano il cosiddetto armamento, si legge in una nota, vengono affidati anche a imprese esterne qualificate e certificate. Ed è previsto che vengano eseguiti in assenza di circolazione dei treni.

Il cantiere può essere attivato come spiega Rfi, solo dopo che il responsabile della squadra operativa ha ricevuto il nulla osta formale ad operare. Quindi solo dopo la concessione dell’interruzione della linea da parte del personale abilitato.

Per quanto riguarda, infine, la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km orari. Dunque, conclude la nota Rfi, la questione si basa sui lavori che secondo procedura, sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno.

Ieri l’Usb, dopo l’incidente ha annunciato che oggi dalle ore 12.00 il sindacato terrà un presidio a Torino proprio davanti alla sede di Rfi per evitare che tragedie come questa possano succedere nuovamente.

Il sindacato ricorda poi di aver proclamato 24 ore di sciopero di tutti i lavoratori delle ferrovie. Inoltre l’Usb vuole ”ricordare a tutti i lavoratori come sia importante sostenere la legge di iniziativa popolare per l’introduzione di reato di omicidio sul lavoro”.

Lunedì anche Vercelli è pronta ad uno sciopero generale dei trasporti. Immediato anche il cordoglio della Rete ferroviaria italiana.

Le parole di Maurizio Landini

Questa mattina su Radio 1, riguardo l’incidente ferroviario di ieri è intervenuto anche il segretario generale della Cgil Maurizio Landini che ha detto:

“La tragedia alla ferrovia di Brandizzo non è dovuta ad errore umano, è un sistema complessivo che non funziona. E poi c’è il problema della prevenzione e della necessità di investire ma il Pnrr sta facendo dei tagli.”

Landini ha infatti osservato che il sistema di controllo in Italia è datato e i fondi del Piano Ue per mancanza di tempo ad introdurre un sistema di controllo più avanzato sono stati tagliati.

Duri anche gli altri sindacati. Il segretario regionale del Piemonte della Cgil Giorgio Airaudo ha parlato di una “nuova Thyssen”, ricordando l’incidente nell’acciaieria del capoluogo piemontese che nel Dicembre del 2007 costò la vita a 7 operai.