Il vicesindaco Riccardo Corridore ribadisce vicinanza e solidarietà al sindaco di Terni Stefano Bandecchi che a suo avviso è stato oggetto di illazioni ed accanimento da quando è sceso in politica.
Corridore: “Dovranno sparare per fermarci”
Non si placano le polemiche dopo le vicende del Consiglio comunale di Terni di qualche giorno fa. Nella giornata di ieri c’è stata una conferenza nella quale il vicesindaco Riccardo Corridore ha parlato di quanto avvenuto e della lotta contro un sistema organizzato che “gestiva appalti, che gestiva gli amici degli amici, che dava incarichi, che dava consulenze“. Il vicesindaco ribadisce la vicinanza al sindaco Bandecchi e spiega che stare al fianco di Alternativa Popolare significa essere contro un sistema che ha rovinato non solo Terni ma l’Umbria e l’Italia. Infine conclude:
“Ci dovranno sparare per fermarci”
La conferenza stampa
La conferenza stampa convocata ieri nel pomeriggio a Palazzo Spada serviva a ricostruire lo svolgimento del consiglio comunale dello scorso 28 agosto e a difendere il sindaco da accuse che gli avversari gli rivolgono da quando è sceso in politica. Corridore infatti ha sottolineato che finché il sindaco si occupava di altri aspetti andava tutto bene e non c’erano problemi:
“Era il mecenate, gli è stata conferita la cittadinanza onoraria, quando è sceso in politica o come dice lui quando è salito in politica è diventato un mostro. Così è stato dipinto e insultato in tutti i modi”
Il sindaco di Terni ha presentato una querela sui fatti del 25 luglio –quando è stato minacciato di morte– e su quanto accaduto in consiglio comunale il 28 agosto.