La guardia costiera algerina ha ucciso due turisti che dalle acque del Marocco si erano avventurati accidentalmente in quelle dell’Algeria. Secondo quanto emerge dai racconti del fratello di uno dei turisti un gommone nero si sarebbe avvicinato ai due malcapitati che poi sono stati sparati.

Guardia costiera dell’Algeria uccide due turisti

Una tragedia che farà sicuramente discutere quella che è avvenuta martedì a largo delle coste algerine. In mattinata due turisti in Marocco si sono avventurati nelle acque algerine a bordo di una moto d’acqua: Bilal Kissi e Abdelali Merchouer erano partiti da Saidia ed avevano superato il confine tra il Marocco e l’Algeria. I due franco-marocchini sono stati poi raggiunti da un gommone nero della guardia costiera algerina e sono stati uccisi.

La testimonianza del fratello delle vittime

I due uomini uccisi dalle autorità algerine facevano parte di un gruppo di quattro persone. Un terzo membro è stato arrestato al confine tra i due Paesi ed ha raccontato cosa è accaduto. Stando al racconto del fratello di Kissi pare che il gruppo si fosse perso, non sono chiare le dinamiche che hanno portato all’omicidio dei due turisti.

La rabbia del Marocco

La vicenda dei due turisti uccisi ha provocato tantissima rabbia. Un pescatore marocchino ha ripreso i cadaveri dei due turisti che galleggiavano e lo ha successivamente diffuso sui social. Si tratta di un episodio destinato a far discutere, soprattutto per il fatto che i due Stati vivono crescenti tensioni ormai da anni.

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