Gli arrivi e i transiti di migranti nel Mediterraneo centrale sono più che raddoppiati nel 2023 rispetto all’anno precedente, come certifica l’agenzia Frontex, incaricata di monitorare l’andamento dei flussi migratori.
Migranti, il rapporto di Frontex conferma l’aumento degli arrivi nel Mediterraneo centrale: “+115% rispetto al 2022”
I numeri da record fatti registrare dall’hotspot di Lampedusa negli ultimi giorni davano l’idea di un’estate particolarmente impegnativa sul fronte migranti nella rotta del Mediterraneo centrale, e ora arriva la conferma.
Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, certifica con un rapporto ufficiale che da gennaio a luglio del 2023, i transiti nel Mediterraneo centrale sono più che raddoppiati rispetto allo scorso anno. Per l’esattezza, il totale degli arrivi è di 89034, pari al +115% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Numeri che certificano un’emergenza che continua a dividere la politica e l’opinione pubblica.
Il leader della Lega Matteo Salvini, da un lato, è tornato a chiedere un nuovo decreto sicurezza, secondo la sua ben nota linea del ‘pugno di ferro’. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, d’altro canto, ha evidenziato il carattere di risorsa che le persone giunte nel nostro paese possono rappresentare.
In calo i numeri sulle altre rotte migratorie
Molto diversa si presenta, invece, la situazione nelle altre rotte migratorie che, al contrario, fanno registrare numeri inferiori in questi primi mesi del 2023.
Il Mediterraneo orientale vede il calo più netto, con 17054 attraversamenti registrati fino al 31 luglio, corrispondenti a un calo di circa il 29% rispetto al 2022. Subito dopo si trovano le rotte balcaniche, con il 26% di flussi migratori in meno.