Il Supporto per la formazione e il lavoro andrà anche ai giovani dai 18 ai 29 anni di età che torneranno a scuola per completare il percorso di studi obbligatorio. Sarà ammessa anche questa fascia anagrafica, dunque, alla nuova indennità di 350 euro. Chi non ha completato gli anni di studi compresi nell’obbligo scolastico, potrà richiedere l’indennità che ha preso il posto del Reddito di cittadinanza, solo se nella domanda risulti presente in allegato la copia dell’attestato di iscrizione o di frequenza a percorsi di istruzione per adulti di I livello.

Pertanto, l’iscrizione a scuola per completare gli anni di obbligatorietà dovrà avvenire prima di presentare richiesta per il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl). Il chiarimento arriva dalla circolare dell’Inps numero 77, emanata qualche giorno fa.

Nella comunicazione dell’Istituto di previdenza vengono specificati alcuni aspetti della richiesta da inviare per ottenere l’indennità. Interessati sono tutti i richiedenti dai 18 a 59 anni (fino ai 29 anni per l’obbligo scolastico), che non rientrino nelle condizioni per percepire fino alla fine del 2023 il Reddito di cittadinanza e dal 1° gennaio 2024 l’Assegno di inclusione (Adi). Quest’ultima indennità è riservata a chi ha figli minori o persone disabili od over 60 in famiglia.

Supporto formazione e lavoro 18-29 anni, indennità 350 euro a chi torna a scuola: ecco come fare domanda

In ordine, servirà prima l’avvenuta iscrizione a scuola e poi presentare la domanda del Supporto per la formazione e il lavoro, ai giovani di età dai 18 ai 29 anni che non abbiano terminato gli studi obbligatori. Pertanto, alla domanda della nuova indennità, gli interessati dovranno allegare l’attestato di iscrizione o di frequenza a un percorso per adulti di I livello.

Per l’invio delle istanze del nuovo supporto la piattaforma Inps sarà attiva già a partire dalla mezzanotte del 1° settembre 2023. Alla stessa ora, inizierà a funzionare anche l’altra piattaforma, il Sistema informativo di inclusione sociale e formativa (Siisl) che servirà ai richiedenti l’indennità per l’iscrizione ai corsi di formazione e di riqualificazione professionale oppure per ricevere offerte di lavoro.

Da domani, quindi, avrà avvio il nuovo corso del Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), con la domanda da presentare per partecipare ai corsi o per ottenere un nuovo impiego. Con l’iscrizione si ha diritto all’indennità di 350 euro per un totale di dodici mensilità. Per presentare la domanda dell’assegno è necessario fare richiesta sul portale dell’Istituto di previdenza o rivolgersi ai patronati. La domanda tramite i Centri di assistenza fiscale potrà essere presentata solo a partire dal 1° gennaio 2024.

Supporto formazione lavoro scuola, come presentare domanda

Per chi presenta la domanda tramite il portale dell’Inps è necessario avere a disposizione le credenziali Spid, oppure la Carta nazionale del servizi (Cns) o la Carta di identità elettronica (Cie). Nella domanda, il richiedente deve sottoscrivere sia la dichiarazione di immediata disponibilità (Did) a lavorare o a partecipare ai corsi di formazione, che l’autorizzazione alla trasmissione dei propri dati ai centri per l’impiego e alle altre agenzie per il lavoro. Per chi ha dai 18 ai 29 anni, è necessario dimostrare anche di aver già conseguito un diploma di scuola media superiore o una qualifica professionale.

Ex Reddito di cittadinanza, ecco cosa fare per fruire dell’indennità di 350 euro

Diversamente, per ottenere l’indennità di 350 euro, è necessario dimostrare l’iscrizione a un percorso di istruzione per adulti di I livello. L’obbligo scolastico in Italia si considera assolto con almeno dieci anni di studio, corrispondenti al diploma di maturità o alla qualifica professionale di tre anni da conseguire entro i 18 anni. Non aver raggiunto questi traguardi di formazione e non iscriversi a scuola comporta la non erogazione del Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl).

Quindi per avere l’assegno di 350 euro, il richiedente deve inviare domanda di Sfl tramite il sito dell’Inps. Successivamente, deve registrarsi al Sistema informativo di inclusione sociale e formativa (Siisl), firmare il Patto di attivazione digitale (Pad) e attendere di essere convocato dai centri per l’impiego per sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato (Psp). Nel caso in cui questo passaggio sia già stato fatto in passato, basterà l’aggiornamento. Partecipare ai corsi di formazione o accettare una proposta di lavoro congrua è indispensabile per percepire il sostegno.