Sullo sblocco della cessione dei crediti del superbonus e dei bonus edilizi, si va verso l’abbandono del progetto della piattaforma con società veicolo Enel X. La proposta, avanzata in sede di conversione in legge del decreto 11 del 2023 dei mesi scorsi, sta tramontando per le difficoltà e le complessità del progetto stesso, ma anche per l’indebitamento temporaneo nell’acquisto dei bonus.
Anche il cambio di vertice di Enel X di giugno scorso – mese nel quale inizialmente era stato annunciato l’avvio della piattaforma di cessione dei crediti di imposta – non ha giovato ai fini della costruzione della piattaforma nella quale, una società veicolo (Enel X) e altre grandi società, anche partecipate, fossero pronte ad acquisire un grosso volume di bonus edilizi da smaltire poi in compensazione.
Ai tempi, l’ammontare dei crediti d’imposta dei bonus edilizi rimasti incagliati era stimato dall’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) in circa 30 miliardi di euro, solo inerenti i lavori agevolati del superbonus. Con l’addio alla piattaforma, svaniscono le speranze di avere a disposizione un grosso partner che potesse acquisire i crediti d’imposta e liberare spazio fiscale soprattutto degli istituti bancari. Questi ultimi avrebbero poi potuto procedere con l’acquisto di nuovi crediti, facilitando i committenti nella vendita del proprio bonus.
Sblocco cessione crediti superbonus, verso l’abbandono il progetto della piattaforma
Si affievoliscono le possibilità di arrivare a una piattaforma per lo sblocco dei crediti del superbonus e dei bonus edilizi, come avrebbe dovuto essere il progetto di Enel X, capofila di un insieme di grandi imprese per l’acquisto di grandi quantità di crediti. Il progetto, lanciato in sede di conversione in legge del decreto 11 del 17 febbraio 2023 – il provvedimento che ha bloccato la cessione dei crediti d’imposta e lo sconto in fattura per i nuovi interventi con avvio da quella data in poi – avrebbe dovuto liberare spazio fiscale nei cassetti degli istituti bancari che, in questo modo, sarebbero riusciti a riavviare gli acquisti dei bonus.
Così non sarà, almeno per quanto riguarda le stime di utilità di questa nuova piattaforma con capofila Enel X e altre grandi società, per lo più partecipate, che rimarranno fuori dal progetto. Enel X, peraltro, dovrebbe continuare a operare nel settore della cessione dei crediti ma limitatamente agli acquisti per i quali sia già arrivata ad accordi. In altre parole, l’acquisto dei crediti da parte di Enel X dovrebbe essere limitato alla propria capienza fiscale per l’utilizzo in compensazione.
Sblocco cessione crediti superbonus, cosa cambia senza la piattaforma Enel X
In effetti, Enel X avrebbe poi condiviso l’acquisto dei crediti d’imposta del superbonus con gli altri partner. Il quantitativo di bonus non sarebbe rimasto nella pancia della società, ma – tramite la piattaforma, per l’appunto – sarebbe stato veicolato alle altre società, con sufficiente capienza fiscale per smaltire enormi quantitativi di crediti fiscali. Questo meccanismo, dopo il rinvio di giugno scorso, sarebbe dovuto partire da settembre prossimo, ma l’operazione, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe in via di abbandono.
Bonus edilizi, l’alternativa della vendita a Poste Italiane da ottobre 2023
Tra le perplessità da parte dell’azienda, vi sarebbe quella relativa all’utilità di generare indebitamenti per l’acquisto dei crediti d’imposta del superbonus, anche se temporanei per effetto del recupero in compensazione. La chiusura della piattaforma dei crediti d’imposta arriva a margine della notizia, confermata dalla società interessata, della riapertura agli acquisti di superbonus da parte di Poste Italiane.
A partire dal prossimo mese di ottobre, i committenti e i contribuenti potranno tentare di vendere bonus edilizi non di grosso importo. Nel dettaglio, i crediti in vendita saranno soprattutto quelli per i quali i committenti non abbiano fatto in tempo a cederli entro la scadenza di marzo 2023.