Economia. Inflazione al galoppo. Confermate le stime Istat: a marzo
+3,3% su base annua e +0,6% su base mensile. Il carrello della spesa
continua a schizzare verso l’alto: +4,6%. Caffé e zucchero ormai
diventati beni di lusso. Ma preoccupano pure i prezzi di pane e pasta

I prezzi al consumo continuano a correre senza freni. L’Istat conferma
le stime provvisorie sull’inflazione: mezzo punto in più a marzo
scorso rispetto al mese precedente e +3,3% nei confronti di marzo 2011
(lo stesso valore registrato a febbraio). Il dato definitivo indica
pure che l’inflazione acquisita per il 2012 si attesta al 2,3% mentre
l’inflazione di fondo (quella al netto dei beni energetici e degli
alimentari freschi) cresce al 2,3% contro il 2,2% di febbraio scorso.
Considerando i diversi settori, precisa l’Istat, gli incrementi
congiunturali (ovvero il raffronto mensile) più importanti riguardano
i Beni energetici non regolamentati (+3,0%), significativi pure gli
aumenti dei prezzi dei Tabacchi (+1,6%) e dei Servizi relativi ai
Trasporti (+1,4%).
Il dato preoccupante, e purtroppo atteso, è l’effetto che il rincaro
dell’energia provoca sui prezzi dei prodotti di largo consumo: il
cosiddetto carrello della spesa continua a lievitare e segna +0,6% su
base mensile e ben il 4,6% in più rispetto a marzo del 2011 (a
febbraio il confronto annuo dava +4,5%).Un dato, questo relativo ai
prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti),
che non solo è di gran lunga maggiore rispetto al tasso d’inflazione
(3,3%), ma segna pure il picco più alto dall’ottobre 2008. E a
proposito del carrello della spesa, continuano a schizzare verso
l’alto i prezzi del caffé (+12,8% rispetto all’anno scorso e +0,6% su
base mensile) e dello zucchero (+12,6% annuo e +0,4% a marzo su
febbraio). Ma il portafoglio è a rischio pure per gli acquisti di pane
(+2,7%) e la pasta (+2,4%).
L’ultima, e ben nota, mazzata per gli italiani riguarda il pieno della
macchina che segnala aumenti da brivido: a marzo rispetto a febbraio
il prezzo della verde ha segnato +3,4% e il diesel +1,9%. Gli
incrementi su base annua si attestano rispettivamente sul 18,6% e sul
22,5%.

Redazione Le Novae/mf