La Formula 1 approda a Monza dove Carlos Sainz e Charles Leclerc proveranno a regalare una delle poche gioie finora concesse in stagione. Un anno che è stato contraddistinto da tante difficoltà con una SF-23 mai in grado di competere realmente con le dirette avversarie, mentre Max Verstappen continuava a seminare il panico.
Un aspetto che ha lasciato delusi i tanti fan ma anche tutti gli uomini Ferrari, piloti compresi, soprattutto perché è sempre mancata la costanza per interpretare al meglio ciascun tracciato. Proprio su quest’ultimo punto si è concentrata la conferenza di Sainz che ha dichiarato:
Penso che ci siano dei circuiti in cui i problemi emergono in modo più evidente rispetto ad altri; per esempio, ad Austin siamo andati forti nel corso di tutto il weekend, su una pista in cui abbiamo gestito molto bene anche il degrado, così come Spa, dove la macchina si è adattata molto bene. In altri casi, come a Barcellona, si sono visti i problemi che abbiamo avuto dal venerdì fino in gara, così come in Ungheria a Zandvoort. Qui a Monza dovrebbe andar meglio, dato che è una pista dove normalmente non c’è molto vento, non ci sono curve lunghe e sono piuttosto ottimista. Tuttavia, quest’anno pensavamo di andare forte su determinati circuiti e ciò non è successo, quindi preferisco non parlarne più
Formula 1, Sainz parla del confronto con Leclerc nella conferenza di Monza
A Monza, Sainz e Leclerc avranno l’opportunità di rifarsi dopo una stagione che per entrambi non è stata certamente positiva. Come sottolineato da Leclerc, anche il pilota spagnolo ha voluto commentare le voci su un presunto “duello” tra loro, sottolineando come il focus sia sui miglioramenti della vettura in vista della prossima stagione:
Il mio obiettivo è quello di accumulare più punti possibili per la squadra, ma è irrilevante il fatto di trovarmi dietro o davanti a Charles, ancor più in una stagione in cui non stiamo lottando per il mondiale; l’obiettivo numero uno quest’anno è quello di mettere insieme tutti i dati che accumuliamo durante i test per migliorare la macchina dell’anno prossimo, anche se questo significa sacrificare dei venerdì come quelli di Zandvoort per studiare il flusso dell’aria o il comportamento dell’ala posteriore. Sono cose che possono compromettere i risultati in un weekend o a fine anno, ma l’importante è continuare a lavorare sulla vettura e sperimentare nuovi elementi che possano aiutare l’auto del prossimo anno.