Il Presidente della Uefa Aleksander Ceferin si scaglia contro la Juventus. Le questioni giudiziarie che hanno vista protagonista la Vecchia Signora nell’ultimo anno hanno avuto ripercussioni anche in Europa con la sentenza di estrometterla dalla prossima Conference League. Una decisione vista in modo favorevole dal numero uno del calcio continentale che rincara la dose, in una intervista al quotidiano francese ‘L’Equipe’, spiegando che la Uefa aveva chiesto l’esclusione anche dei campioni d’Europa in carica del Manchester City. Ceferin esclude la possibilità di vedere squadre arabe in Champions League e rompe il silenzio sulla questione Luis Rubiales.

Ceferin contro la Juventus

Il caso plusvalenze ha portato alla esclusione dalle coppe europee la società bianconera a cui è stata anche commissionata una maxi multa da 20 milioni di euro di cui 10 con la condizionale qualora risultassero in regola con i parametri Uefa i bilanci nel trienno che va dal 2023 al 2025. Una decisione vista come una impuntatura di Aleksander Ceferin contro la Juventus anche per la storia Superlega. Il numero uno del calcio continentale ha spiegato le sue ragioni durante una intervista all’Equipe rivelando che era a rischio esclusione anche il Manchester City di Pep Guardiola.

Mi sembra logico che un club che non ha rispettato le regole venga escluso dalle competizioni europee. Comunque è stata una decisione di un organismo indipendente come è l’Organo di Controllo Finanziario dei Club. Escluderli qualora fossero tornati in Champions? Non si può punire una società tra 10 anni se ha fatto qualcosa di sbagliato adesso. Non si può decidere di escludere la Juve nel 2028 o quando si qualificherà alla prossima Champions League. Per qualsiasi club europeo una sanzione come quella subita dai bianconeri è importante e causa una perdita economica compresa tra i 40 e i 50 milioni di euro. Non è una cosa da poco. Soprattutto se sei un club in gravi difficoltà finanziarie.

Con le nuove modifiche e gli accorgimenti apportati ora è un sistema che funziona meglio rispetto a prima. Oltre alla Juventus, avevamo escluso anche il Manchester City, ma il TAS ha rigettato la nostra richiesta. Ma l’obiettivo del Fair Play Finanziario non è quello di punire i club con l’esclusione, ma quello di aiutarli ad avere una sostenibilità economica sana che favorisca la competizione.

Si presta troppa attenzione a questi cosiddetti progetti relativi alla Superlega. C’è un ricorso che deve essere giudicato dalla Corte di Giustizia dell’Unione europea. Ma mi sembra strano che questi stessi club vogliano giocare le competizioni UEFA, le stesse che dicono di non gradire. Francamente i progetti di cui si parla non meritano tanti commenti. Nessuno vuole la Superlega. Neanche all’interno dei club di cui si parla, a parte i principali dirigenti. Real e Barça sospesi per questo? È troppo presto per dirlo.

Ceferin blocca sul nascere ogni discorso legato ad un allargamento della Champions League a squadra al di fuori dell’Europa. L’espansione del calcio in Arabia Saudita è sicuramente redditizio per i club che vendono ma questo non significa inseguire i soldi fuori dal proprio continente di appartenenza. Già dalla prossima stagione il trofeo vedrà una veste nuova e innovativa con un girone unico che permetterà di disputare otto gare e non più sei, un cambiamento importante anche per rispondere alle nuove esigenze economiche e televisive.

Solo i club europei possono partecipare alla Champions League, all’Europa League e alla Conference League. Per quanto ne so Mbappè e Haaland non sognano l’Arabia Saudita. Vedremo, ma non credo nemmeno per un secondo che possano mettere a repentaglio le nostre competizioni Qualche anno fa abbiamo avuto una situazione simile da parte della Cina, che ha acquistato molti giocatori a fine carriera offrendo loro tanti soldi. Di conseguenza, il calcio cinese non si è sviluppato e non si è qualificato per la Coppa del Mondo. Non è la strada giusta, dovrebbero lavorare sulla formazione dei giocatori e degli allenatori. Ma questo non è un mio problema

Battuta finale sul caso Rubiales e le aspre reazioni dopo il bacio fra il Presidente della Federcalcio spagnola e la calciatrice Jennifer Hermoso durante i festeggiamenti per la vittoria del mondiale femminile da parte della ‘Rojas’. Il diretto interessato continua a ribadire la reciproca volontarietà del gesto con il calcio spagnolo che gli ha voltato le spalle denunciando il gesto. La Fifa lo ha momentaneamente sospeso dalla carica in attesa che si concludino le indagini, le sensazioni parlano però di una stangata in arrivo con quindici anni di squalifica.

Quello che ha fatto è stato inappropriato. Lo sappiamo tutti. Spero sappia che era inappropriato. Questo è sufficiente per il momento perché la commissione disciplinare deciderà. Sono un avvocato e uno dei vice presidenti della Fifa. Il suo caso è nelle mani dell’organo disciplinare della Federazione Internazionale. Qualsiasi commento che potrei fare suonerebbe come una pressione. Devo solo dire che mi rattrista che un fatto del genere metta in ombra la vittoria della nazionale spagnola. Dovremmo cambiare le cose. Oggi ho incontrato la vicepresidente Uefa Laura McAllister per trovare il modo di cambiare il modo in cui ci comportiamo. Dobbiamo fare di più