Ha tutta l’aria di essere una premonizione, l’ultimo post pubblicato su Tik Tok da uno dei cinque operai morti nell’incidente ferroviario di Brandizzo. Si chiamava Michael Zanera e aveva 34 anni. Appena 20 ore prima di essere travolto da una motrice che sfrecciava sui binari a oltre 160 km/h mentre, con i colleghi, lavorava alla sostituzione di alcuni binari, in un video aveva mostrato un pezzo di rotaia che era impegnato a saldare, su cui – nel corso del lavoro – era comparso un segno, una croce.

È la prima volta che mi succede che, mentre saldo la rotaia, mi è uscito il crocifisso – si legge nel filmato, accompagnato dalla canzone “The Power of Love” -. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente, nonostante io lo richiami tutti i giorni ultimamente, perché non è un bel periodo.

Nei commenti un utente gli aveva risposto:

Non sono né un prete né un uomo di religione, sono un saldatore come te. Abbiamo gli angeli che ci proteggono. Dio è presente.

Scambi che, alla luce di quanto accaduto, lasciano senza parole.

L’ultimo post pubblicato da uno degli operai morti nell’incidente ferroviario di Brandizzo

In molti, dopo aver letto che Zanera figura tra le cinque vittime dell’incidente mortale di Brandizzo, sono accorsi sotto al video per lasciare un commento. C’è chi davvero nella croce apparsa al 34enne vede un “avvertimento” della tragedia che qualche ora dopo l’avrebbe strappato alla vita, “il segno di un destino troppo crudele”, come scrive qualcuno.

@michaelzanera

❤️🙏❤️

♬ The Power Of Love – Frankie Goes To Hollywood

Non era la prima volta che l’uomo condivideva sui social stralci del suo lavoro come operaio ferroviario: selfie, ma anche video in cui raccontava le sue giornate, mostrando ciò che faceva e che sembra lo appassionasse molto. Lo scorso 5 aprile, dopo aver sostenuto gli appositi esami e aver ottenuto il tesserino qualificante, aveva scritto:

E con oggi sono un saldatore professionale e mi sono meritato il patentino. In tutto ciò non ringrazio nessuno, ringrazio solo me stesso, perché ci ho messo tutto il cuore per raggiungere un obiettivo.

Non poteva sapere che proprio il suo lavoro, alla fine, lo avrebbe portato via.

Aperto un fascicolo d’inchiesta per fare luce sull’incidente

Con lui al momento dei fatti c’erano altri quattro dipendenti della Sigifer Srl: Giuseppe Sorvillo, 43 anni; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni; Giuseppe Aversa, 49 anni e Kevin Laganà, il più giovane, appena 22enne. Stando a quanto ricostruito finora, sarebbero morti sul colpo dopo essere stati trascinati per svariati metri dal convoglio in transito sul binario a cui stavano lavorando poco dopo la mezzanotte del 30 agosto scorso.

Un impatto fortissimo, che non avrebbe lasciato loro nessuno scampo. Stamattina, dopo l’identificazione, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, si è recato sul posto insieme al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha dichiarato:

È una tragedia immane, inaccettabile, cinque vittime tutte piemontesi che ieri si erano recati al lavoro per dare un futuro alle proprie famiglie. Morire sul lavoro è sempre qualcosa che non possiamo accettare.

Sul caso la Procura di Ivrea ha già aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Bisognerà chiarire se l’incidente poteva essere evitato e cosa l’abbia provocato. Per ora le ipotesi sono molte e nessuna è esclusa. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi in visita a Caivano per mostrare vicinanza alla famiglia delle due cuginette vittime di uno strupro di gruppo, ha fatto sapere di star seguendo da vicino ogni sviluppo,

con l’auspicio di fare quanto prima piena luce sull’accaduto.

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