L’eterno dibattito sulle ore di sonno necessarie continua a suscitare curiosità e discussione. Mentre la raccomandazione comune di otto ore di sonno a notte è stata da tempo considerata un pilastro per la salute, sempre più esperti mettono in discussione questa affermazione.
Alla luce di nuove ricerche e prospettive, emerge un panorama più sfaccettato riguardo alle esigenze di riposo del corpo umano. In questo articolo vedremo il punto di vista di un esperto che sfida la convenzionale raccomandazione delle otto ore di sonno, offrendo spunti interessanti su come ottenere il massimo beneficio dalla nostra routine di riposo.
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Bisogna dormire 8 ore a notte? Ecco il punto di vista dell’esperto
Secondo il neuroscienziato Emmanuel Mignot, in genere non è possibile determinare di quanto sonno ha bisogno una persona.
È addirittura “molto pericoloso” dare istruzioni radicali perché ognuno ha bisogno di una diversa quantità di sonno. Se provi a costringerti a dormire otto ore, anche se non hai bisogno di dormire così tanto, non ci riuscirai, dice Mignot. La persona che si obbliga a fare ciò, diventa “nervosa, tesa e prima o poi cade nell’insonnia“.
Secondo lo scienziato si può però affermare che gli uomini tendono a dormire più delle donne. Uno dei motivi è che questi ultimi soffrono più spesso delle donne di apnea notturna, una malattia in cui la respirazione si interrompe brevemente e ripetutamente durante il sonno.
Quanto bisognerebbe dormire a notte?
Secondo il medico, quanto dorme una persona dipende da due fattori: il ritmo circadiano, cioè l’orologio interno e il debito di sonno.
Il debito di sonno è solitamente pari a zero al mattino e continua ad aumentare nel corso della giornata, quindi le persone dovrebbero essere sempre più stanche.
Mignot spiega però che la temperatura corporea aumenta nella seconda metà della giornata, il che rende le persone ancora più sveglie la sera. Verso mezzogiorno, invece, la temperatura si alza ed è quindi il momento perfetto per fare un riposino per eliminare il debito del sonno.
Mentre il debito di sonno aumenta durante il giorno, diminuisce continuamente di notte durante il sonno. Secondo il medico, durante la notte c’è un momento in cui le persone hanno riscattato il loro debito di sonno e potrebbero svegliarsi.
Normalmente, però, le persone continuano a dormire perché la loro temperatura corporea diminuisce, spiega Mignot.
Durante la fase REM, il cervello consuma più calorie
Secondo il neuroscienziato, durante la notte si carica l’energia che viene consumata durante il giorno. Durante il sonno notturno il fabbisogno energetico diminuisce e il metabolismo si spegne.
Nelle fasi di sonno profondo le persone consumano quindi meno calorie rispetto a quando sono sveglie. Solo nella fase REM, quella in cui si sogna, il cervello consuma più calorie.
I sogni, secondo Mignot, riflettono la coscienza. Il cervello si attiva in modo più casuale rispetto a quando siamo svegli, quindi vengono rivelate cose che si trovano più profondamente nella coscienza o nella struttura del cervello. Allo stesso tempo, vengono rievocati i ricordi della giornata.
Ecco perché ha senso lavorare sui propri sogni e rifletterci su.
Le 8 ore di sonno a notte sono un mito
L’effettivo bisogno di sonno di una persona è individuale e dipende da diversi fattori come i geni, l’età, la routine del sonno, lo stato di salute e l’orologio interno.
Il 90% degli adulti ha bisogno di 7-8 ore di sonno notturno. 5% meno di 7 ore e 5% più di 9 ore. Non è solo la durata del sonno ad essere decisiva, bensì la qualità e l’efficienza del sonno sono diventate più importanti.
Quello che conta è il tempo effettivo in cui hai dormito. Quindi, se qualcuno resta a letto per 10 ore e in realtà dorme solo 7 ore, l’efficienza del sonno è del 70%. Un buon dormiente ha un’efficienza del 97-98% (2-3% del tempo di veglia compreso il tempo di addormentamento).
L’efficienza del sonno diventa l’indicatore più importante della qualità del tuo sonno. Secondo uno studio, l’aspettativa di vita più lunga viene raggiunta da coloro che dormono all’incirca 7 ore a notte.