Qual è stata la causa della morte di Lady Diana Spencer? Oggi 31 Agosto ricorre il 26esimo anniversario della sua morte e ancora sono molti i dubbi e gli aspetti poco chiari riguardo all’incidente automobilistico che ne provocò la scomparsa insieme al suo compagno Dodi Al-Fayed.

Nel corso degli anni sono tante le ipotesi girate intorno a quella tragica notte. Molti sostengono si sia trattato di una fatalità altri di un piano ben orchestrato da parte dei servizi segreti della Corona. Questa ipotesi però non è mai stata realmente dimostrata. 

Tutto accadde quando Diana e Dodi Al-Fayed si trovavano in vacanza in Sardegna e prima di rientrare a Londra decidono di passare una notte all’Hôtel Ritz. I paparazzi però, scoperta la notizia, assediano l’albergo di Parigi e la coppia decide così di spostarsi in un appartamento sempre di proprietà di Dodi.

Poco dopo la mezzanotte infatti i due decidono di lasciare l’Hotel passando per un’uscita secondaria ingannando così i fotografi. Il capo della sicurezza dell’hotel, Henri Paul, li accompagna fuori dall’hotel e si mette alla guida dell’auto. All’interno oltre alla coppia c’era anche Trevor Rees-Jones, membro della squadra di sicurezza privata della famiglia al-Fayed.

Durante le prime ore del 31 Agosto 1997 la macchina imbocca il tunnel di place de l’Alma e poco dopo Henri Paul perde il controllo della vettura finendo per scontrarsi contro il tredicesimo pilastro di sostegno della galleria.

Nel violento impatto sia Al-Fayed che Paul muoiono praticamente sul colpo. Diana invece al momento dell’arrivo dei soccorsi era gravemente ferita ma ancora viva.

Poco dopo la principessa viene trasportata all’ospedale Pitié-Salpêtrière dove però, intorno alle 4 del mattino, perde la vita a causa delle troppe ferite riportate nell’incidente.

La guardia del corpo presente sulla vettura subirà un intervento lungo 10 ore che gli permetterà di salvarsi. Purtroppo però dell’incidente non ricorda più nulla.

Lady Diana Spencer causa morte: le teorie del complotto

Proprio l’amnesia di Trevor Rees-Jones negli anni seguenti ha portato all’elaborazione di molte teorie del complotto intorno a questo triste episodio. 

Mohamed Al-Fayed, padre di Dodi, fu quello che meno credette alla dinamica di un semplice incidente causato dallo stato d’ebbrezza di Paul che si trovava alla guida del mezzo.

Alcuni sostengono che l’autista sia stato in realtà abbagliato con un laser dai servizi segreti e per questo avrebbe così perso il controllo dell’auto.

Sulla vicenda però, l’unica cosa che la guardia del corpo ricorda è una grossa motocicletta che aveva affiancato la vettura proprio poco prima dello schianto.

Altre teorie realizzate nel corso degli anni sostengono che la principessa fosse rimasta incinta di Dodi Al-Fayed. Un fratellastro dell’erede al trono di origini arabe però non sarebbe stato mai accettato dalla famiglia reale. Per questo il mandante sarebbe da cercare proprio nel principe Filippo di Edimburgo, morto a sua volta pochi anni fa.

Qualche mese prima del tragico incidente, Lady D avrebbe confidato al suo avvocato Victor Mishcon che “qualcuno voleva inscenare un incidente d’auto in cui o sarebbe morta, o sarebbe rimasta gravemente ferita”. Queste parole ancora oggi, a distanza di 26 anni lasciano molti dubbi sulla reale causa della sua morte.

Le frasi più famose di Lady Diana

Prima di morire, all’età di 36 anni, Lady Diana Spencer fu molto influente in tutto il mondo, non solo nel Regno Unito, sono infatti molte le frasi celebri da lei pronunciate. Eccone alcune:

“Sono uno spirito libero, ad alcuni non piace, ma io sono fatta così.”

“Fai solo ciò che ti dice il cuore.”

“Mi piacerebbe essere regina nei cuori delle persone, ma non mi vedo come regina di questa nazione.”

“Voglio che i miei ragazzi imparino a comprendere le emozioni della persone, le loro insicurezze e preoccupazioni, le loro speranze e i loro sogni.”

“Niente mi dà più felicità che provare ad aiutare le persone più vulnerabili della società.”

“Io non seguo il libro delle regole. Io mi faccio guidare dal cuore, non dalla testa.”