“Il governo deve agire come agisce un’impresa e come agisce un buon padre di famiglia. Rispetto alle necessità di tanti figli c’è la necessità di portare avanti una gerarchia di priorità. I partiti di governo hanno tutti delle priorità per la manovra. La Lega ha inserito l’aumento delle pensioni minimi tre le priorità ma soprattutto la possibilità di uscire dal mercato del lavoro quando si è ancora in una età tale da poter godere del proprio reddito”, così Nicola Ottaviani, deputato Lega, al Tg Plus di Cusano Italia Tv condotto da Aurora Vena.
Legge di bilancio: le priorità della Lega
Il confronto sulla Manovra entra nel vivo. Le priorità sono tante a fronte di risorse limitate. I ministeri, nei giorni scorsi hanno fatto pervenire i loro desiderata al Mef ma la premier Meloni ha detto chiaramente che i fondi sono pochi e che i ministri devono tagliare la spesa.
“Tutti i partiti di governo in questo momento insistono sul comune sentire che riguarda il taglio del cuneo contributivo – spiega Ottaviani. È una priorità assoluta che dovrà è essere confermata anche oltre 31/12. Dobbiamo cercare di mettere insieme i conti pubblici attuando il programma elettorale del centrodestra ma senza aumentare le tasse. La pressione fiscale non può e non deve essere innalzata. Abbiamo già un fattore fermo che condiziona i conti pubblici. Le risorse probabilmente dovranno arrivare vicino ai 30 miliardi, secondo le richieste che provengono dai singoli ministeri”.
La Lega da tempo lancia la proposta di Quota41 per la questione pensioni, ma il tema del sistema pensionistico sta diventando molto delicato in Italia visto il dramma della denatalità.
“Se si vuole attivare una riforma a tutto tondo del sistema pensionistico, se non aumenta la platea dei soggetti che conferiscono con il loro lavoro direttamente anche ai contributi che servono al sistema, chi è uscito dal mercato del lavoro meritando la pensione rischia di non vederla erogata”, dice il deputato leghista.
Le accise sulla benzina restano uno dei nodi da sciogliere in vista della manovra. I cittadini sperano in un taglio netto ma il governo sembra andare verso la proroga del bonus una tantum.
“La questione delle accise sarà valuta in sede di aggiornamento del Def. Oggi non è possibile tagliare, soprattutto ad agosto, perché significa indirettamente tagliare una parte di quelle che sono le risorse che lo Stato immette per finanziare i propri bisogni”, conclude Ottaviani.